[oggi ho imparato che] Una mattina per caso mentre sei in ferie e corri sul lungomare che da Riccione porta a Misano, stai sudando da 30 minuti e non vedi l’ora di tornare in albergo per fare colazione, puoi incrociare due coppie di Testimoni di Geova a distanza di 100 metri l’una dall’altra che ti guardano e ti si parano davanti per darti l’opuscolo della Torre di Guardia. E declinando gentilmente l’invito a dialogare della prima coppia e schivando con un balzo sorpreso e un’occhiata arcigna la seconda, realizzerai che devi proprio essere una runner lenta, (ma lenta lenta lenta) se con il nugolo di runner che corrono su quella stessa strada quei quattro hanno deciso di fermare solo te (e solo te).
E la domanda che ti attanaglierà nella mezz’ora successiva sarà: ma sono davvero così lenta quando corro che sembra che stia camminando o la mia faccia è così stravolta che sembra che da un momento all’altro possa schiattare e i Testimoni di Geova preoccupati per i miei ultimi istanti di vita vogliono farmi incontrare Dio?
Per fortuna un caffé rimette ogni cosa al posto giusto.