Runner tatuati al Gorgorzola DOP! 

Oggi ho imparato che…

Se un giorno per caso ti svegli e vai a fare una tapasciata con alcuni amici a Carate Brianza, che si presentano a loro volta con altri amici e poi, al termine della tapasciata “Tra il verde e l’antico“, te li presentano e noti che sono della podistica di Gorgonzola, sappi che se poi torni a casa e racconti la tua giornata di running a tuo figlio, non stupirti se dicendogli che hai conosciuto dei ragazzi che corrono fortissimo, che se li incontrassi in giro non diresti mai che sono dei runner perché ‘erano tatuati dalla testa ai piedi, di Gorgonzola’, lui rimane a bocca aperta con la faccia stranita.

Potrebbe passare i successivi 27 secondi ad immaginarsi dei tipi grandi e grossi in tenuta da running, con degli enormi gorgonzola tatuati sul corpo. E non avrebbe torto.

La prossima volta spiegati meglio!

Il telo a due piazze dell’ottimista

 [oggi ho imparato che] L’ottimista del nuovo millennio non è quella che vede il bicchiere mezzo pieno, ma è quella convinta di riuscire ad asciugarsi con un telo da piscina a due piazze in microfibra. Come me, oggi, dopo aver corso la tapasciata della Croce Bianca di Bergamo, dopo un lunghissimo bagno caldo caldo.   

[Via dal Gruppo Frigo]

Un giorno per caso ti svegli , guardi fuori dalla finestra e, visto che non piove, puoi decidere di andare a fare una tapasciata, a Palazzago, su e giù per i colli della Valle San Martino, con la tua amica, sperando che il tempo tenga e non cominci a piovere “che Dio la manda”, ma soprattutto che il percorso sia davvero su strada e non nei boschi o sulle mulattiere come invece ti è capitato più di una volta.

E dopo aver acquistato il famigerato tagliando di iscrizione  “con riconoscimento” (quello che per 4 euro ti darà diritto a ricevere il pacco gara al termine del percorso), litigato col cordino in spago nel legartelo al collo il meno svoltazzante possibile per non sembrare Zorro, potrai rimanere incastrata dietro a un gruppetto di podisti capaci di trasformare i tuoi primi 16 minuti di corsa nel momento più surreale della giornata.
Infatti realizzerai che se il 90% delle persone prende le decisioni più importanti della vita mentre è sotto la doccia, il 5% mentre guida, il 3% mentre cammina per la strada e il restante 2% mentre chiacchiera con un amico davanti a una tazzina di caffè, c’è sicuramente quella percentuale statisticamente non significativa (come te medesima) che la prenderà sicuramente mentre corre, la domenica mattina, durante una tapasciata bergamasca la decisione della vita: evitare come la peste quelli che fanno da tappo per 16 minuti (sedici) esatti passando in rassegna le caratteristiche di tutti i frigoriferi a colonna 4 porte con doppio motore e ventola di raffreddamento prodotti in Italia e all’estero nei primi due chilometri della TUA tapasciata bergamasca. Soprattutto se loro chiacchierano amabilmente e tu hai già il cuore che ti schizza fuori dalle orecchie per colpa di una salitina bastarda e scivolosa funestata da cinque centimetri di fango.

E dopo essere riuscita a superarli e a staccarli, passerai tutto il resto della corsa guardandoti le spalle per cercare di non farti raggiungere dal famigerato Gruppo Frigo!

Un giorno per caso ti svegli , guardi fuori dalla finestra e, visto che non piove, puoi decidere di andare a fare la tapasciata di Palazzago su e giù per i colli della Valle San Martino con la tua amica e mentre corri e saluti a destra e a manca puoi realizzare che le persone delle tapasciate si dividono in:
– mamme dell’asilo
– papà dell’asilo
– papà del basket
– gente del paesello
– gente con la maglia strana
– gente strana
– gente con l’ombrello
– gente mezza nuda
– gente coperta che sembra al Polo Nord
– gente lenta
– gente veloce
– gente che non conosce l’uso del deodorante
– gente che… chissenefrega se non conosce l’uso del deodorante.

Un giorno per caso ti svegli , guardi fuori dalla finestra e, visto che non piove, puoi decidere di andare a fare la tapasciata di Palazzago, su e giù per i colli della Valle San Martino, con la tua amica e alla fine della corsa puoi realizzare che è proprio vero che quando corri i pensieri non si controllano…
Ma per fortuna alla fine c’è un fantastico Pinot Grigio!

 

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[Pensieri che non si controllano]

Una mattina per caso mentre sei impegnata in una tapasciata su e giù per i monti della bergamasca, mentre stai rantolando nel bel mezzo di una salita bastarda e vieni raggiunta da un tizio in calzoncini svolazzanti e maglietta bianca che corre come se non ci fosse un domani e che puzza come se non ci fosse un deodorante. Appena ti accorgi che state sincronizzando i respiri non potrai fare a meno di pensare che tra 10 regole per l’orgasmo perfetto, lette qualche giorno prima, ‘Sincronizzare i respiri’ era uno dei primi suggerimenti.
Ti volti, lo guardi e pensi: ‘Anche no!’
Dicono che mentre corri i pensieri non si controllano, ma a tutto c’è un limite!
E ripeterai come un mantra, fino alla fine del mondo, sperando che qualcuno colga: ‘de-o-do-ran-te per dio!’

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[Running, rolling and… SATC]

Se una domenica mattina per caso ti alzi presto e decidi di andare a fare una tapasciata di 15K su e giù per i colli bergamaschi con 6 amiche di diverse provenienze e grado di allenamento, realizzerai che un gruppo così eterogeneo è una figata, soprattutto se parti con 18minuti di corsa con la capretta del gruppo, prosegui con 6K di salita con quella che ha scalato il Machu Pichu, continui sul falsopiano con quelle che corrono forte, fai 20′ di corsa in discesa con quella che chiacchiera e non ti fa sentire la fatica, prosegui nel bosco ciciarando di uomini finchè non vieni raggiunta dalla tua compagna di allenamento che era rimasta nel secondo gruppo e che ti stacca e ti traina fino alla fine. E la cosa che realizzerai è che ‘correre o camminare in compagnia è meraviglioso, soprattutto quando a farlo con te, ci sono grandi donne’
Grande gruppo, grandi donne.

Se una domenica mattina per caso ti alzi presto e decidi di andare a fare una tapasciata di 15K su e giù per i colli bergamaschi con 6 amiche di diverse provenienze e grado di allenamento, all’11o chilometro appena scatta il momento XX, si comincerà a parlare di uomini e sesso senza peli sulla lingua. E quando l’argomento diventerà più esplicito e senza filtri, scoprirete che alcuni runner da 4,30 min/km invece di chiedervi strada si sono accodati senza superarvi e ascoltano tutto quello che dite. E realizzerete che i discorsi alla Sex and the City di 4 donne stravolte da una semplice tapasciata possono essere moolto più interessanti e divertenti di un record sui 21K su e giù per i colli bergamaschi. E quando finalmente avrete finito di chiacchierare e loro decideranno di superarvi a malincuore, realizzerete che forse questi uomini, tornando a casa, guarderanno con occhi diversi la propria donna… e Sex and the City!

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[Se deve essere eroica, che sia]

Se una domenica mattina per caso ti alzi presto e decidi di andare a fare una tapasciata di 13K su e giù per i colli bergamaschi con la tua compagna di corsa e il tempo è incerto, sappi che se lasci il k-way sul divano di casa e dopo 5K inizia a piovere che dio la manda, ti bagnerai parecchio. Non c’è nessun dubbio che ti bagnerai. Maledirai il momento in cui hai deciso di non tornare indietro a prenderlo, ma mai desiderai essere una di quelle con l’ombrellino e lo zainetto in tinta che superi correndo.
Se deve essere eroica, che sia!
Tanto non può piovere per sempre!

Se una domenica mattina per caso ti ritrovi su e giù per i colli bergamaschi nel bel mezzo di una tapasciata, in una salita pazzesca che neanche le capre vogliono fare (tanto è vero che le incrocerai poco dopo a valle col pastore), e vieni superata da una runner dal passo corto ma veloce, non salutarla ‘buongiorno signora’ perché potresti accorgerti che ha la barba. E a quel punto potresti essere assalita dal dubbio che quella cosa non umana che ti supera correndo nella salita peggiore che tu abbia mai affrontato non sia una donna brutta, ma un uomo bruttissimo!

Se una domenica mattina per caso mentre sei nel bel mezzo della tapasciata di Mapello la tua amica ti racconta che il giorno prima al Parco della Trucca aveva notato un tizio camminare con un paio di sandali col plateau, realizzerete che è troppo facile fare un giro del parco sui tacchi quando si perde una scommessa. Se proprio proprio devono fare qualcosa tipicamente da donna, doloroso e imbarazzante, si facessero la ceretta e poi ne riparliamo!

Se una domenica mattina per caso vai a fare una tapasciata e sei in un punto in chi continui a vedere persone scivolare e cadere nel fango e incroci una tizia sdraiata vicino a un cespuglio alla fine di una scarpata con la caviglia rotta in attesa dei soccorsi, ricorderai finalmente il motivo per cui ti piaceva tanto correre in pista o su strada. Tanto più se pochi metri dopo, per non scivolare e farti male, finirai con il piede immerso fino alla caviglia dentro una pozza di fango e ricomincerai a correre con la scarpa sinistra che pesa 1 chilo in più. La prossima volta, quando leggerai ’40 per cento del percorso su vecchie mulattiere abbandonate’ saprai cosa significa: che nemmeno i muli le vogliono più fare, mannaggia!

Se una domenica mattina per caso, al termine della tapasciata, col sacchetto del Riconoscimento in mano (fusilli, aranciata e cioccolato fondente), guardi le tue scarpe Mizuno Wave Ultima4 piene di fango da fare schifo, realizzerai che, non ce n’è, ma se vuoi salire sull’aereo per Berlino sarai costretta a metterle in lavatrice appena arrivata a casa. Ma purtroppo non avrai mai il tempo di asciugarle e ti toccherà girare con le scarpe da running bagnate per tutto il tuo soggiorno germanico. Ecco! Speriamo solo che non schiumino!
E che la tua amica ora non si lamenti troppo se le sporcherai i tappetini della macchina.

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