Lo shopping è meglio

– Un giorno per caso ti svegli e mentre fai colazione con la tv accesa ti ritrovi a guardare ipnotizzata un documentario sui ragni. Se scopri che la femmina della mantide religiosa decapita il maschio durante l’accoppiamento e se lo mangia senza tanti complimenti, realizzerai che in fondo farti accompagnare in centro a Bergamo per comprare un vestito e un paio di scarpe (anche se questo significa camminare senza sosta per ore) non può essere così terribile.

E la smetterai di sentirti in colpa.

Se poi scopri che esiste un account Instagram dedicato agli uomini che seguono ‘miseri’ (e mesti) le proprie donne mentre fanno shopping, be’, come non portarti dietro l’inseparabile smartphone allo scopo di scattare qualche foto qua e là?

Non tutti i cucù vivono negli orologi

Oggi ho imparato che…
Una mattina ti svegli, sono le 6 e devi rileggere per l’ultima volta un lavoro da consegnare entro le 8.00. Sei andata a letto all’una e praticamente hai dormito meno di cinque ora e hai bisogno di una flebo di caffè per riconnettere il mondo con il tuo cervello e il tuo cervello col monto.
E mentre bevi la tua tazzona di caffè davanti al PC, senti il cucù di un orologio come quello della vicina di tua nonna che segna ritmicamente l’ora che ti fa venire la nostalgia di quando eri bambina.
Poi però il cucù continua a segnare l’ora. Tu sei un po’ distratta e ti chiedi se si sia bloccato, visto che continua ad andare e ha abbondantemente superato i 6 cucù. Anzi ormai sembra quasi che sia a 200 cucù. 2000 cucù…
E ti chiedi perché mai il tuo vicino abbia comprato un orologio a cucù nel 2018 e soprattutto perché lo stia facendo andare da 5 minuti e non lo fermi che, diciamocela tutta, ha un po’ rotto le palle e sta svegliando tutto il condominio.
Poi guardi la tua tazzona di caffè, guardi il finestrone, gli alberi, e ti ricordi che vivi in un parco, in campagna, ai margini del Brembo e che quello non è il suono dell’orologio a cucù di uno dei tuoi vicini. È un cucù vero.