Siri non è un motivatore. Punto.

Oggi ho imparato che… 

Se una mattina per caso, mentre stai facendo la valigia per andare in Portogallo, hai la radio accesa e ascolti un programma di tecnologia, alla notizia che tutte le volte che parliamo con Siri la nostra voce viene registrata ed entra in un database di Apple, realizzerai immediatamente che nel file con il tuo nome i posteri ci troveranno solo domande intelligenti tipo: ‘Che ore sono? Dove cacchio si trova la via del primo appartamento a Lisbona? Come faccio a farci stare tutto in questo microbo di valigia? Cos’è un topinambur? Perché esistono i brufoli? Come si toglie il sugo dalla maglietta in seta senza usare l’acqua? Se rigo la macchina di quello stronzo che ha parcheggiato sotto casa e mi beccano, cosa succede? Come faccio a disfarmi di tutte le cose che ho nel box ricavandoci dei soldi? Sono bella oggi? Devo per forza truccarmi? Meglio portare il PC o lasciarlo a casa? Riuscirò a dimagrire in Portogallo? E a non ingrassare? Quanto shampoo posso portare in aereo? Chi ti suggerisce le risposte? Siri, lo sai che non hai risposto ad una domanda che sia una? Perché ti hanno chiamato Siri? La pasta fillo è come la pasta sfoglia? Ma è più o meno buona? Sei sicuro? Siri è un maschio o una femmina? Lo sai che sto per partire? Secondo te riuscirò a fare tutto quello che ho nell’elenco? Ho dimenticato qualcosa? Funzionerai anche in Portogallo’ Ecco. 

La festa è finita? Da lunedì dieta.

Oggi ho imparato che…I tempi cambiano e quello che ieri ci faceva sorridere con aria di sufficienza quando lo si vedeva usare dai ragazzini in spiaggia e dai turisti a Venezia, oggi è entrato di prepotenza nella nostra maxibag di paglia da mare e nella nostra vita, più utile e temuto del Grillo Parlante.

È il selfie stick, acquistato alla bancarella del mercato vicino alla spiaggia e già diventato uno di quei

‘Ma come ho fatto senza?’

Infatti dopo essermi fatta un selfie in spiaggia e aver visto l’impietoso risultato di 12 gg di mangiate come se non ci fosse un domani, ho subito fatto quello che tutti quelli come me farebbero con i sensi di colpa a manetta e una maratona a squadre da preparare per il 2 ottobre:

– Nascondere la foto al mondo

– Giurare di iniziare la dieta di ‘Remise en forme’ appena rientrata a casa

– Giurare di ricominciare a correre tutti i giorni appena ritornata a casa

– Comprare un pacchetto da 10 sedute di ginnastica dimagrante con fanghi e massaggi direttamente con l’App di Groupon.

– Decidere di iscriversi ad un corso di Acqua Walking nella piscina del paese vicino e di andarci almeno due volte la settimana.

Il tutto direttamente in spiaggia, sotto l’ombrellone, con il selfie stick appoggiato sul lettino.

(Naturalmente appena arrivata a casa, con il selfie stick ancora nella maxibag di paglia ho subito prenotato l’ultima cena nel mio ristorante preferito, prima della dieta ferrea)

Le calorie del buon umore

[oggi ho imparato che] Un giorno x caso mentre sei a dieta e stai soffrendo da maledetta perché di avvicina il Carnevale e al supermercato ci sono tonnellate di chiacchiere al forno e tu in teoria non potresti mangiarle, realizzerai che in fondo se ti mangi una chiacchiera non muore nessuno: l’importante è essere più magra di chi ti sta sulle balle. E manca poco. Manca davvero poco.  

 

[Chi si somiglia, si piglia]

[oggi ho imparato che]

Un giorno per caso ti svegli, ti alzi, ti lavi e ti vesti, fai colazione ed esci per andare in ufficio. E sulla metropolitana che da Gessate porta in centro incontri un tizio che non vedevi da secoli. Chiacchierando del più e del meno finirete a parlare della sua situazione sentimentale e della sua nuova fidanzata e tu non potrai fare a meno di pensare che certi uomini sono decisamente bizzarri.

Soprattutto se dopo averti martellato gli zebedei per 16 fermate della metro raccontandoti di lei, alla fine lui tira fuori il cellulare e ti mostra la sua foto dicendo ”Sì, stiamo insieme ma non ne sono innamorato”

E guardandolo realizzerai che è meglio sorridere e non fargli notare che:

– Ha ‘Vivo per lei’ come suoneria

– Ha appena prenotato una bici tandem per fare le vacanze insieme

– Ha le sue iniziali marchiate a fuoco

– Si è fatto crescere la barba… per assomigliarle

E aspetterai pazientemente la tua fermata.
Una sera per caso, mentre sei in metropolitana e stai tornando a casa, al 27o boato proveniente dal tuo stomaco che urla vendetta per la bistecchina striminzita e l’insalata scondita mangiata a pranzo, realizzerai che la dieta è quella cosa che a pranzo mangerai la verdurina bio del contadino, a merenda la carotina del contadino e a cena direttamente il contadino.

E speri che la tizia seduta davanti a te che sta mangiando un pacchetto di caramelle a tutta ganascia sparisca alla svelta sennò finisce a schifìo.

[Maledizioni moderne]

Un giorno per caso ti svegli e dopo essere salita sulla bilancia ed esserti accorta di aver rimesso su quei maledetti 300 grammi persi faticosamente in una settimana di regime alimentare controllato e tanto tanto running, tapis roulant, misto a flessioni e spinning, realizzerai che hanno proprio ragione quelli che dicono che ‘Al tuo peggior nemico non devi augurare di morire ma …di ingrassare di 20 kg!’ : la sensazione è davvero fastidiosa!

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[In coda, solo cose belle]

Un giorno per caso, mentre sei in coda da ore sulla A4 e sei in ritardo per tutto (riunioni, telefonate, appuntamenti), realizzi che in fondo l’idea di trovare qualcosa di bello nelle cose che ci succedono non è impossibile come pensavi. Infatti ‘guidare una macchina per 8 ore fa bruciare circa 1219 calorie’. Mica bubbole!

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[Per una taglia in meno]

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Se un giorno per caso ti svegli, mancano pochissimi giorni al matrimonio di tuo fratello e stai facendo una dieta da 15 gg di passione perché mentre eri in ferie hai mangiato “fritto misto come se non ci fosse un domani”, realizzerai che l’unico modo per evitare gesti inconsulti di cui ti potresti pentire fino alla fine del mondo è transennare la bilancia. Ormai è inutile piangere sul ‘fritto mangiato’.

Se una mattina per caso ti svegli, mancano pochissimi giorni al matrimonio di tuo fratello e stai facendo una dieta da 15 gg di passione, e leggi su Twitter che secondo alcune ricerche la chiave della felicità è “amare, correre e bere acqua”, dopo aver aperto #MyFitnessPal per inserire le calorie ingerite durante la colazione, assocerai immediatamente questa notiziona da prima pagina ad un mero calcolo matematico.
Amare: -250 calorie ogni 10 minuti di sesso (WOW)
Correre: -350 calorie ogni ora di running (WOW)
Bere acqua: 0 calorie (WOW)
E realizzerai che hanno ragione: tutto ciò che fa dimagrire rende felici! Sempre!

Se un giorno per caso ti svegli e decidi di andare a correre all’ora di pranzo per bruciare un po’ di calorie e accelerare il processo di dimagrimento in vista del matrimonio di tuo fratello, scoprirai che tutti hanno nella propria playlist una canzone che non ascolteranno e che non cancelleranno mai, ma che (com’è-come-non-è) la tua playlist è in grado di partire da sola nei momenti meno opportuni, come ad esempio mentre sei in macchina, vieni fermata dai carabinieri per un controllo, non ricordi dove hai messo la patente e sei in tenuta troppo sportiva per puntare tutto su un sorriso smagliante e una scollatura strepitosa.

Se una sera per caso, in piena dieta, ad un aperitivo tra amiche a base di verdurine e acqua gasata, racconti che tuo figlio la sera prima è rimasto chiuso in ascensore e hai dovuto chiamare il portiere per tirarlo fuori, tra una carotina e un rapanello finirete senz’altro a raccontarvi di quegli episodi di cronaca in cui persone rimangono chiuse in ascensore in località di villeggiatura in inverno e vengono tirate fuori dopo una settimana con 10 chili in meno. E guardando con occhi sconsolati la coppetta di pinzimonio che state dividendo in 4 per evitare di ingerire calorie e rientrare nei vestiti (di una taglia in meno) comprati con la pre-collection non stupitevi se qualcuna ad un certo punto vi dirà: “Chiudetemi in ascensore con una bottiglietta di acqua e un vasino per fare pipì e tiratemi fuori fra una settimana, vi prego”.

Se sei arrivato fin qui, spero che questo post ti sia piaciuto. Le foto sono quasi sempre mie e racconto storie e verità il cui riferimento a persone e fatti veramente accaduti è puramente casuale. Se ti va puoi fare in modo di ricevere gli aggiornamenti di questo blog ogni volta che viene aggiornato. Se vorrai tornare e commentare io ne sarò lieta e onorata. A presto.

[Cercasi guru della dieta disperatamente]

Se una mattina per caso ti svegli, sei in vacanza e decidi di andare a correre presto x non rimanere sotto il sole cocente con le Mizuno inchiodate all’asfalto, realizzerai che Dimagrire di Corsa è un lavoro e se cerchi di farlo mentre sei al mare è un doppio lavoro.
E, dopo aver percorso 8K  con un audio coach per Sexy Joggers che ogni 30” ti sollecita con un tip ultra motivante, guardandoti intorno realizzerai che il mondo dei runner è davvero vario e variegato. E che non c’è niente da fare, ma nulla dà più soddisfazione che indossare una maglietta tecnica ricevuta col pacco gara di una vera corsa e che i runner che le indossano si distinguono da tutti gli altri, i tapascioni (categoria di cui fai parte da oltre 5 anni) per la fierezza con cui la indossano.
In un’ora di allenamento sul lungomare Misano Riccione Misano ti hanno superato nell’ordine: 3 magliette color stradino della Deejay Ten, 7 Roma-Ostia, una Boston Marathon, 4 StraRiccione, 1 StraMilano (quella gialla da formaggio grana che c’hai anche tu), 1 Munchen-Berlin (ma quanti chilometri sono???)… e altre magliette che per la velocità del passo (il loro) non sei riuscita a decifrare, ma che visto come tarellavano dovevano venire sicuramente da qualche pacco gara per runner fighi.
E mentre ti chiederai che cosa ci fai tu, sul lungomare Misano Riccione, con le scarpe da running e il gonnellino nero da corsa, un audiocoach nelle orecchie e un programma al limite del ragionevole, tra tutti quei corridori seri e senza un filo di grasso, in un’assolata mattina d’agosto, tutto il resto del mondo starà facendo colazione e dai bar uscirà il profumo dei bomboloni alla crema e tu finirai il tuo programma e tornerai in hotel con la salivazione a 1000 per l’acquolina. E quando la sera prima di cena, mentre sarai al 12esimo km di bici e verrai superata da un runner lanciato a 3.30min/km, con addosso una maglia stra-tecnica coi colori dell’Italia che da come corre non l’ha certo comprata in un negozio di articoli sportivi ma se l’è minimo guadagnata in qualche campionato assoluto di corsa, ti chiederai: ‘Ecco, ha senso continuare?’
Ma stringerai i denti e farai finta di nulla, raggiungerai l’hotel col proposito di continuare la tua dieta e, con un po’ di aiuto, quel giorno e tutti gli altri che seguiranno a tavola riuscirai a rispettare anche la regola dei Terzi (1 terzo di Carboidrati, 1 terzo di Proteine e 1 terzo di Grassi, quelli buoni), se Daniel Fontana e Elena Casiraghi saranno con te (metaforicamente) in spiaggia, la mattina quando correrai e in sala da pranzo quando mangerai e ogni volta che ti verrà voglia di sgarrare.
In bici no, in bici ci saranno tutti i tuoi fidanzati immaginari: Antonacci, Jovanotti, Renga… È meglio!

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