Categoria: donne (che non ti aspetti)
Basta una passerella ed è subito MFW
[oggi ho imparato che]
Un giorno per caso ti svegli e dopo aver spipolato 37 secondi la Timeline di Facebook e 13 quella di Instagram, ed esserti ricordata che di notte avevi ricevuto almeno 15 pin dai tuoi contatti e che avevi quasi deciso di eliminare l’App di Pinterest dal telefono per protesta, realizzi senza ma e senza se che è proprio la IT WEEK milanese, la MFW. E dopo aver realizzato che metà della metà delle persone che conosci stanno tutte lavorando a qualche sfilata, realizzi che anche tu non vuoi essere da meno.
In fondo basta poco. Una passerella e un fotografo e anche una Tap, può sentirsi una Top (Model).
Donne con un unico pensiero fisso
Se una sera per caso, mentre aspetti una tua amica nel parcheggio del ristorante dove vi siete date appuntamento, noti uno splendido cinquantacinquenne seduto sul sedile del passeggero di un SUV Mercedes con la portiera aperta mentre parla con una tizia fighissima in piedi davanti a lui; se lui assomiglia in modo imbarazzante ad uno degli attori di Sex a d the City terza serie e lei ha un fisico da urlo, la prima cosa che penserai è che lei… ha proprio delle belle scarpe.
10 cose che devi sapere prima di andare alle Terme se non vuoi beccarti un accidente.
Oggi ho imparato che… Se una mattina per caso ti svegli, sei a Bormio, realizzi che non sei mai stata alle Terme Bagni Vecchi e decidi di colmare questa lacuna visto che tutte le tue amiche ci vanno e ne parlano come se fosse il must do del secolo, sappi che:
1. All’ingresso ti daranno un accappatoio e un asciugamano con microchip che dovrai difendere a costo della vita, ma qualcuno alla fine ti fregherà comunque l’accappatoio e ti toccherà girare con uno non tuo in mano e l’asciugamano umido addosso. Quindi, se non vuoi fartelo fregare, sappi che all’ingresso vendono delle spille colorate per riconoscere l’accappatoio a 2 euro. E’ possibile che te lo freghino lo stesso (così si portano via anche la tua spilla colorata), ma almeno avrai fatto il possibile per rimanere con lo stesso accappatoio dall’inizio alla fine.
2. Nel primo percorso potresti incontrare delle cerebrolese che ti chiedono di non entrare in una vasca di acqua perché loro devono farsi la 353578a foto in posa. E tu aspetterai che finiscano di farsi le foto da VIP per poi scoprire che quella vasca era di acqua gelata e hai aspettato per niente. Controlla sempre la temperatura dell’acqua di una vasca prima di metterti in fila per entrare: potrebbe essere uno choc!
3. Potresti entrare in tutte le saune dei vari percorsi con la tua amica chiedendoti se fanno bene o fanno male a chi soffre di pressione bassa e la tua amica a scanso di equivoci si siederà sempre vicino al pulsante dell’emergenza. Controlla sempre prima temperatura e minutaggio.
4. Quando troverai all’ingresso delle vasche idromassaggio max 10 minuti, fidati, meglio non esagerare con la permanenza in acqua altrimenti quando uscirai sarai uno straccio e i muscoli non ti reggeranno. E comunque l’idromassaggio non fa dimagrire.
5. Quando ti troverai nelle sale relax, sdraiata sulla chaise-longue, è meglio usare la copertina per rimanere al caldo e togliersi l’accappatoio umido, altrimenti ti addormenterai e ti beccherai un accidente. Ricordati che le chaise longue si inclinano per agevolare il sonno, altrimenti ti addormenterai col collo inclinato e ti risveglierai che sarai tutta incriccata.
6. Meglio fare le vasche romane all’inizio, quando l’accappatoio sarà asciutto, altrimenti ti toccherà camminare nel prato, al freddo, con l’accappatoio bagnato che pesa venti chili a causa di tutte le volte che te lo sei tolto e messo per asciugarti e ti beccherai un accidente.
7. Quando farai la vasca grande all’aperto, rimani sempre bassa e dimenticati di guardare il panorama, altrimenti l’arietta fresca ti gelerà la cervicale e ti beccherai un accidente.
8. Quando troverai la sala in cui offrono la tisana calda, non ti soffermare troppo perché qualcuno aprirà la finestra proprio mentre sarai di schiena e ti beccherai un accidente
9. Quando avrai finito il percorso e deciderai di tornare a casa, asciugati bene i capelli con i phon a disposizione degli ospiti o ti beccherai un accidente.
10. Quando sentirai che forse potrei organizzare di andare di nuovo alle Terme, sei autorizzato a darmi uno scappellotto in testa e a ricordarmi che quando ci sono andata mi sono beccata un vero accidente!
Bisogna sempre prestare attenzione a come si toglie il make up
Oggi ho imparato che…
Le cose cambiano e noi nemmeno c’è ne accorgiamo. E lo scopri un giorno per caso, davanti al lavandino, mentre apri il mobiletto del make up e ti guardi allo specchio. Perché in quel momento ti chiederai quando è stato il preciso istante nella storia dell’uomo contemporaneo in cui lo ‘struccante 3 in 1’ ha cominciato a chiamarsi ‘acqua micellare’. No, perché è certo che in quel momento, forse, eri un po’ distratta.
E poi, cosa vuol dire veramente ‘acqua micellare’?
Gli apericena con le amiche sono istruttivi
Oggi ho imparato che
Una sera per caso ad un’apericena tra amiche (qualcuna single, qualcuna no, e poi ci sei tu che prendi appunti per le tue ricerche sociologico-sentimentali) scoprirai che:
– la primavera è quel particolare momento dell’anno in cui gli amori nati quando fa freddo freddo vengono definitivamente messi alla prova. Immaginate di esservi innamorate di qualcuno in inverno per poi scoprire che d’estate porta marsupio pinocchietto e ciabatte coi calzini. Decisamente no.
– se ti cambi almeno 14345764 volte prima di uscire con un uomo, è una cosa importante. Pare.
– uscire con un uomo che ti fa ripiombare nell’adolescenza con triplo salto mortale carpiato e avvitamento della bocca dello stomaco, è qualcosa di molto simile all’amore. Ma molto spesso non lo è.
– ci sono donne che se incontrano la persona sbagliata, nel momento sbagliato, nel posto sbagliato, le probabilità che se ne innamorino sono altissime. Troppe.
– ci sono donne che attirano solo e soltanto uomini che hanno bisogno di una donna per amica/o. Che fortuna, eh?
Cosa notano gli uomini quando le donne cambiano colore dei capelli.
Se un giorno per caso una tua collega arriva in ufficio con un nuovo colore di capelli, durante una riunione realizzerai due cose: che non è vero che gli uomini non notano niente e che arancione batte biondo 1 a zero.
Ne avrai la prova una mattina durante una video call quando i colleghi che hai di fronte cominceranno a fare apprezzamenti entusiasti sul nuovo colore. E lei, sorpresa, chiederà se non ha osato troppo col biondo perché non era sicura che un cambiamento così repentino fosse la scelta giusta, si chiedeva se la nuance non fosse un po’ troppo sfacciata e che forse avrebbe dovuto fare qualcosa di più scuro. Ma loro candidamente la guarderanno e le diranno che non capiscono di cosa stia parlando, loro stavano solo commentando l’arancione della parete, dietro di lei.
Quindi, arancione batte biondo 1 a 0.
Come dimostrare 10 anni in meno con due semplici mosse
Oggi ho imparato che…
Un giorno per caso ti svegli, ti lavi, ti vesti e guardandoti allo specchio decidi che è arrivato il momento di fare una di quelle cose magiche e moderne che aiutano le donne a perdere almeno 10 anni in una botta sola.
Esci di casa, vai dal parrucchiere e, mentre hai in testa il colore per coprire i capelli bianchi (prima mossa), ti fai un selfie con il filtro dell’iPhone che spiana le rughe (seconda mossa).
Altro che botox!
Di rossetti e di amicizie
Oggi ho imparato che…
Se una mattina per caso, mentre sei sulla metropolitana che da Gessate porta in centro, con il cellulare carico a pallettoni pronto per fotografare qualsiasi cosa, ti guardi intorno e noti due amiche che parlano fitto fitto, guardandole bene realizzerai che se una ha un’amica che mette il rossetto fin sotto il naso per far sembrare le labbra più grandi e non le dice niente… non è una vera amica!
Perché lo sa anche lei che noi, purtroppo, lo vediamo.
Il rossetto sotto il naso, intendo.
5 cose che scopri con ‘Sogno di una notte di mezza età’ di Debora Villa
Oggi ho imparato che…
Se una sera per caso finisci alla seconda serata della rassegna Teatro Comico di Dalmine con le tue amiche a vedere lo spettacolo Sogno di una notte di mezza età di e con Debora Villa, realizzerai (senza ma e senza se) che:
1. Quella che in Camera Cafè interpretava una sfigata galattica, bionda con gli occhiali e bitorzoluta, nella realtà non è per niente una sfigata. Debora Villa (così si chiama) è bella e brava e lo scoprirai sin dalle prime battute del suo monologo sulle donne. E questo significa che quelle belle e brave non hanno paura di sembrare brutte e sfigate (per finta).
2. Quella che in Camera Cafè sembrava una sfigata galattica (e che in realtà non lo è per niente) è anche coautrice del monologo “Sogno di una notte di mezza età” e visto che lo spettacolo fa ridere dall’inizio alla fine grazie a dosi massicce di autoironia significa che chi l’ha scritto è anche decisamente intelligente.
3. Quella che si chiama Debora Villa e che in passato, oltre a Camera Cafè, ha fatto molte altre cose che tu colpevolmente non sai ma di cui ti informerai, è davvero molto brava. E non può che essere così, vista la sua capacità di dialogare col pubblico e di mantenere alta l’attenzione di tutte le donne e gli uomini presenti in sala e farli ridere ininterrottamente per un’ora e quaranta.
4. Quella che in Camera Cafè non ti ricordavi mai come si chiamava ma che ora sai che si chiama Debora Villa senz’acca (Debora, no Villa) ora te lo ricorderai per molto molto tempo, perchè lo spettacolo è davvero spassoso e sei uscita dal teatro dichiarando che una donna così tu la vorresti proprio come amica per andarci a bere una birra e ridere ridere ridere….
Ma ora veniamo allo spettacolo.
5. Finalmente qualcuno ti racconterà senza girarci troppo in giro la verità su quello che succede a una donna quando raggiunge e supera il famigerato “mezzo del cammin di nostra vita”.
Durante lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza età” scoprirai che per le donne esiste un punto di svolta (detto simpaticamente: punto di non ritorno) nel quale ci si ritrova catapultate senza neanche avere avuto il tempo di dire qualcosa. Perchè la donna cambia. Ma il cambiamento fisico umorale, psicologico, non è graduale come è stato fino ad ora e come giustamente dovrebbe essere. No.
“Il corpo cede, racconta Debora, la memoria vacilla, l’umore è come quello di Smigol quando gli rubano l’anello e questo quando siete in buona. Quando siete in versione negativa siete delle prepotenti che l’esorcista al vostro cospetto sembra un catechista. Il peggio è che a livello psicologico: diventate delle rocce. Non nel senso che vi sgretolate, no siete delle furie. Sapete chi siete, cosa volete, cosa non volete e tutte le piccole e grandi insicurezze che vi hanno accompagnate fino ad ora svaniscono. .. direte tutto quello che vi passa per la testa, senza freni, senza inibizioni, libere!!! “…
E allora guai a chi incontrerà una donna mentre è in coda in Posta o in macchina, in palestra a faticare come una bestia, a casa quando gli ospiti si presentano con un cane dal nome uguale a quello di un impiegato del Catasto…
E se sei una donna e hai pensato, provato, fatto e riso di tutte le cose che Debora Villa ha raccontato nel suo spettacolo one stand woman in 100 minuti di monologo e dialogo col pubblico, be’ forse è arrivato il momento anche per te di iniziare a fare terapia, magari di gruppo, magari ridendoci su.
Io lo consiglio. Lo spettacolo. E forse anche la terapia.