[Chi si somiglia, si piglia]

[oggi ho imparato che]

Un giorno per caso ti svegli, ti alzi, ti lavi e ti vesti, fai colazione ed esci per andare in ufficio. E sulla metropolitana che da Gessate porta in centro incontri un tizio che non vedevi da secoli. Chiacchierando del più e del meno finirete a parlare della sua situazione sentimentale e della sua nuova fidanzata e tu non potrai fare a meno di pensare che certi uomini sono decisamente bizzarri.

Soprattutto se dopo averti martellato gli zebedei per 16 fermate della metro raccontandoti di lei, alla fine lui tira fuori il cellulare e ti mostra la sua foto dicendo ”Sì, stiamo insieme ma non ne sono innamorato”

E guardandolo realizzerai che è meglio sorridere e non fargli notare che:

– Ha ‘Vivo per lei’ come suoneria

– Ha appena prenotato una bici tandem per fare le vacanze insieme

– Ha le sue iniziali marchiate a fuoco

– Si è fatto crescere la barba… per assomigliarle

E aspetterai pazientemente la tua fermata.
Una sera per caso, mentre sei in metropolitana e stai tornando a casa, al 27o boato proveniente dal tuo stomaco che urla vendetta per la bistecchina striminzita e l’insalata scondita mangiata a pranzo, realizzerai che la dieta è quella cosa che a pranzo mangerai la verdurina bio del contadino, a merenda la carotina del contadino e a cena direttamente il contadino.

E speri che la tizia seduta davanti a te che sta mangiando un pacchetto di caramelle a tutta ganascia sparisca alla svelta sennò finisce a schifìo.

[Screening psicologico da metropolitana]

Una mattina per caso, sulla metropolitana Verde che da Gessate porta in centro, finisci seduta accanto a due bimbiminkia con gli zaini di scuola in spalla che parlottano tra di loro. Dopo aver ascoltato l’ultima canzone di Jovanotti per la 156378 volta decidi di spegnere la musica e farti un po’ i fatti loro. E dopo 3 minuti ti cadrà letteralmente la mandibola sentendo uno dei due, quello che con uno scatto ti aveva fregato il posto che preferisci e che anche se lo avevi guardato significativamente non te lo aveva ceduto, tracciare con precisione e dovizia di particolari il proprio profilo psicologico.
E ti dirai ammirata:”Caspita che consapevolezza. Ci sono uomini che neanche a 50 anni saprebbero descrivere le proprie debolezze e attivarsi per affrontarle e ‘salire di livello’. E io che pensavo fosse un bimbominkia patentato con due neuroni ad intermittenza! E invece… Una volta mi bastava guardare un tizio 3 minuti per tracciare un profilo mediamente corretto. E lui a prima vista non era certo inserito nei 10 migliori cervelli incontrati sulla metropolitana negli ultimi 3 anni’. E ti toccherà ammettere che spesso i tuoi giudizi sono definitivi e per niente teneri e che dovresti concedere un po’ più spesso il beneficio del dubbio.
Poi, continuando ad ascoltare, al 5o minuto ti sentirai meglio, molto meglio: il ragazzino, parlava del personaggio di un gioco di ruolo on line.
Il tuo screening psicologico è ancora il migliore.

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[Evitando incontri inevitabili]

Un giorno per caso ti svegli, ti lavi, ti vesti ed esci di corsa per andare in ufficio e, mentre sei sulla banchina della metro verde che da Gessate porta in centro, schivando persone che non hai voglia di incontrare, leggi sul giornale che sta sfogliando il tuo vicino che, secondo l’Università del Sussex, quando parli con un cane, lui ti ascolta e si sforza di capire le tue parole. E realizzerai che alla luce di questa ricerca – di cui potevano anche fare a meno – molte donne che conosci troverebbero molta più soddisfazione ad avere una relazione con un cane da caccia del Sussex che col proprio uomo.

Un giorno per caso ti svegli, ti lavi, ti vesti ed esci di corsa per andare in ufficio e, mentre sei sulla banchina della metro verde che da Gessate porta in centro, ripensando a tutte le persone che non hai voglia di incrociare, realizzerai che il mondo in fondo è più piccolo di quello che ci ostiniamo a voler credere e che sulla banchina della metropolitana Verde ci sono incontri che prima o poi nella vita saranno inevitabili ma non per questo devono impedirti di prendere la metro. L’importante è far finta di nulla ostinatamente e sperare che chi non vuoi vedere non ti veda mai o abbia il pudore di non venirti incontro fingendo che sia tutto a posto quando sa che tu vorresti solo tirargli un pugno dritto dritto sul naso.
E fino ad allora leggerai il giornale del tuo vicino fingendo un interesse che non hai e aspetterai la metro. Simpaticamente.

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