Un giorno per caso ti svegli e guardando il calendario realizzi che è già il secondo (o il terzo, ma non hai capito perché) giorno di Primavera. Guardi il cielo, guardi tuo figlio e pensi che sei definitivamente entrata in quel periodo dell’anno in cui, al parco, le coppiette passeggiano beate mano nella mano guardandosi negli occhi. Lui in maniche corte e lei col Moncler.
Un giorno per caso mentre sei sulla metropolitana che da Gessate porta in centro, ti siedi accanto a due donne che parlano fitto fitto e, ascoltando (sempre per caso) i loro discorsi (parlano fitto, ma a voce così alta che è impossibile non sentirle) realizzerai che, possiamo anche far finta che non sia così, ma ormai viviamo in un mondo in cui superata una certa età la Primavera è quel particolare momento dell’anno in cui la fredda stagione degli ansiolitici lascia il posto alla calda stagione degli antistaminici.
Altro che stagione degli amori!