Una sera x caso, mentre sei in macchina, piove che Dio la manda e stai cercando da 19 minuti (19) un caxxo di parcheggio x raggiungere le tue amiche, realizzerai definitivamente che NON ci sono più i parcheggi di una volta. Nemmeno a pagamento. Per come sei in ritardo ora, ti accontenteresti anche di un posto rubato tra i parcheggi per i residenti. O di un marciapiedi. O di un’aiuola. O di un passaggio pedonale. Anche dello spazio davanti a una pensilina del pullman. Addirittura di un passo carraio davanti ad un cantiere. Niente. Non c’è più posto x le auto.
‘Però c’è il nuovo bosco intorno al monumento equestre a Vittorio Emanuele II sul sagrato del Duomo’ ti ripeterai con tutto l’odio del mondo vergognandoti subito dopo perché sai in cuor tuo che tu non sei così: questa considerazione non politically correct è colpa della pioggia e della disperazione. Tu sei contenta che in Piazza del Duomo presto ci saranno fiori e orti ad abbellire il sagrato in vista dell’EXPO 2015, ma senza auto x una donna che non vive in centro e non vuole spendere un patrimonio in taxi è impossibile arrivare a destinazione e senza parcheggio è impossibile scendere dalla macchina…
Inoltre, realizzerai che se l’Italia avesse vinto ora sarebbero tutti fuori a festeggiare e un posto l’avresti trovato. E invece no. L’Italia è fuori dai mondiali e sono tutti a casa a piangere. Per questo i minuti alla ricerca del parcheggio ormai sono 27!
Vabbè, hai capito: da domani chiacchierata serale con le amiche solo via Skype!