[Partenze intelligenti]

Un giorno per caso ti svegli e ti guardi intorno e realizzi che hai pochi minuti per scendere nella sala della colazione, bere il solito ginseng in tazza piccola, con 3 frollini, uno yogurt, due fettine di torta al cioccolato, tornare in camera di corsa, BUTTARE tutta la tua roba in valigia e caricare la macchina.
Avresti potuto fare la valigia la sera prima invece che andare al Batucada a bere il miglior mojito della Riviera e a guardare i barman ballare mentre preparano i loro fantastici cocktail brasiliani; fare come fanno tutte le brave madri di famiglia previdenti ‘perchè non si sa mai, potrebbe succedere qualcosa che ti impedisce di fare la valigia e tu devi lasciare lo stesso la stanza entro le 10 e ti ritrovi con tutta la tua roba ammassata in un angolo del corridoio dell’hotel a infilarla nei sacchi neri per fare prima (incubo delle ultime due notti che dovrai indagare con la tua analista un giorno)’. Cosa che ovviamente non succede.
E, dopo aver sistemato tutto l’ambarandan nel bagagliaio, ti farai paf paf sulla spalla per tutti gli anni passati a giocare a Tetris senza sapere se un giorno ti sarebbe servito oppure no. Ecco, ora lo sai: senza Tetris non saresti mai riuscita a far stare 2 biciclette, una bilancia pesapersone, 2 racchettoni da spiaggia, 3 valigie di dimensioni diverse, una borsa da palestra, un secchiello da sabbia con un vaso piccolo di ciclamino, un pc, un televisore da auto, una borsa di vestiti nuovi, due scatole di scarpe, un sacchetto di oggetti vinti in salagiochi con i punti di innumerevoli jackpot, due palloni e una coperta in macchina. Il tutto in meno di un’ora, giusto in tempo per andare a pagare l’ombrellone in spiaggia, salutare tutti in hotel e partire.
Con la speranza (del figlio) di fare il minimo sindacale di coda e riuscire a trovare un Autogrill in cui fermarsi a pranzare con un Camogli ”. Ecco.

E così la vacanza al mare finirà
con la consapevolezza che:
1. La valigia va fatta all’ultimo. Si buttano tutte le cose dentro le valigie e non ci si fanno troppe pippe. La vacanza va goduta fino all’ultimo.
2. Un viaggio di ritorno a casa non è un vero viaggio senza il pranzo (o la cena) in Autogrill; un pranzo (o cena) in Autogrill non è un vero pranzo (o cena) senza un Camogli; un viaggio di ritorno a casa non è un vero viaggio senza un CAMOGLI. Perchè non c’è partenza intelligente che conti: l’importante è che tuo figlio riesca a mangiare il CAMOGLI.
3. Inutile arrabbiarsi. Non sai ancora come, ma un giorno anche tuo figlio riuscirà ad utilizzare le sue competenze acquisite con ore e ore trascorse a giocare con tutti i videogiochi del mondo. Foss’anche riuscire a costruire un muro di protezione di un castello medievale, con fossato e ponte levatoio, mentre è in vacanza in campagna con tutta la famiglia.
Del resto, Tetris docet!

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[A San Marino piove sempre. Credo]

Un giorno x caso ti svegli e il tempo non lascia presagire nulla di buono: nuvole davanti, di fianco e dietro, in alto, nel cielo. Gli ombrelloni in spiaggia sono tutti chiusi e quelli che corrono sul lungomare hanno tutti il kway a portata di mano. Insomma, ti basta poco per realizzare che questa è la classica giornata da San Marino e quindi… da shopping a San Marino.
Così ti armi di santa pazienza e dopo aver fatto incetta di leaflet di tutti i centri commerciali e outlet della Repubblica di San Marino, sali in macchina e punti verso Monte Titano.
Oltre l’infinito e oltre!
Come nelle migliori tradizioni, man mano che ti avvicini alla meta, il tempo continua a peggiorare: le tre cime sono coperte da nuvole grigie così minacciose che nemmeno Enrico il Bagnino riuscirebbe a descriverle col solito ottimismo di Radio Deejay.
Sta per piovere e tu procedi seguendo le indicazioni del TomTom.
Il paesaggio è strepitoso: incroci paesini arroccati su colline dolci, campi di frutta, di zucche, vigne… Peccato solo che il tempo sia così grigio. Ma si sa, stai andando a San Marino e a San Marino il tempo è sempre brutto.
A dire la verità il sospetto che qualche volta il bel tempo raggiunga anche la piccola Repubblica ce l’hai. Ci sono foto e vecchie cartoline che lo dimostrano, ma tu proprio non l’hai mai visto dal vivo e puoi solo sospettare.
Perchè quando arrivi a San Marino c’è sempre quella gocciolina fastidiosa che sta per caderti addosso o che ti è già caduta. E che piove lo sai anche dai piccoli ombrelli venduti a 3 euro nei negozi di souvenirs che non mancano mai.
E poi c’è il manifesto che parla delle zanzare tigre a dimostrare che a causa della pioggia persistente, le zanzare a San Marino sono cresciute fino al livello Super Sayan e che se vogliono ti sollevano e ti portano direttamente nella loro tana.
Sarà che anche quando eri piccola ti hanno portato a San Marino, ma scandagliando tra i tuoi ricordi il sole non l’hai visto nemmeno allora.
E quindi?
Niente. Il sole a San Marino non c’è. O forse, quando tutti sanno che pioverà, decidono di andare a San Marino.
Ed è per questo che le commesse russe dei negozi di San Marino quando vedono le nuvole cariche di pioggia ti accolgono sorridendo.
E anche i ristoratori di San Marino ti accolgono con un gran sorriso quando entri nei loro locali. Come ad esempio la Cantina di Bacco, un ristorantino di San Marino davvero accogliente, nel quale hai mangiato immersa in un’atmosfera decisamente intima.
Ma tu non saprai mai se ti accoglierebbero con lo stesso sorriso se ci fosse il sole. Perché se ci fosse il sole tu andresti al mare e non andresti a San Marino.
Del resto cosa vai a fare a San Marino che piove sempre? 20140824-170926.jpg20140824-170943.jpg20140824-170933.jpg20140824-171957.jpg

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