Analisi del 2014

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

Una metropolitana a New York trasporta 1 200 persone. Questo blog è stato visto circa 4.800 volte nel 2014. Se fosse una metropolitana di New York, ci vorrebbero circa 4 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

[cose pelose da #hipster]

Un giorno x caso ti svegli e surfando tra siti, blog e social alla ricerca del regalo perfetto vieni colpita da due immagini abbastanza insolite: un hipster con la barba talmente lunga da riuscire a farsi un bel papillon sotto il mento coi propri peli e una citybag di Zara decisamente troppo troppo pelosa.
E realizzerai che non c’è niente da fare, ma quelle che fanno la guerra ai peli tu le stimi molto. Davvero!

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[Caro Babbino… so’ a mò me]

Sono di nuovo io, ed è l’8 dicembre.
Ti volevo dire che se vuoi farmi un altro regalo, fammi ricordare di tenere sempre in borsa il libro sulle coincidenze sincroniche da leggere e rileggere all’occorrenza e dei sali da annusare quando mi cedono le gambe.
Infatti negli ultimi 15 giorni sono successe un po’ di cose strane (o coincidenze sincroniche che dir si voglia) che mi hanno fatto tremare più di una volta per la sequenza ravvicinata con cui sono avvenute. E, se devo dirla tutta, siccome sono sensibile al tema, non so se riuscirei a reggere altri eventi “sincronici”.
Non ci credi?
Caro Babbo Natale, vorrei vedere te se un giorno dovessi per caso incrociare per strada a un semaforo il tuo consulente finanziario, a poche ore da uno scambio di email piccate dove tu avevi assolutamente ragione e lui no, dopo che ne avevi pensato peste e corna e dopo che ti eri detta ‘col cavolo che gli firmo un nuovo mandato’. Perché, dopo un silenzio durato mesi interrotto dalla mia insofferenza per il suo colpevole silenzio, trovarmelo accanto ad un semaforo, sulla sua due ruote, che mi guardava (sorpreso quanto me) senza proferir verbo attraverso il vetro e dietro i suoi occhiali, sembrava proprio un segno. Quello che non ho capito é se questa coincidenza era un segno per lui o per me. Come la dovevo prendere?
Ma non è finita qui, perché a distanza di pochi giorni andando a cena in un ristorante con la mia migliore amica, dopo aver cambiato data all’ultimo momento anticipandola di un giorno, ho trovato dall’altra parte della sala un ex fidanzato storico col quale avevo rotto ogni rapporto dopo una sua scenata in mezzo alla strada che ricordo ancora come se fosse ieri. Nonostante io sia indubbiamente cambiata (invecchiata?) da allora, il tizio mi ha riconosciuto e si è messo bello bello di fronte a me, e ha continuato a fissarmi tutta la sera mentre io cercavo di capire se era davvero lui, suo fratello, un mio vicino di casa o un sosia. E quando ormai non avevo più dubbi, ha sorriso e ha continuato a parlare con la tizia con cui era. Come se niente fosse, per fortuna.
Ma dimmi Babbo Natale, tutto questo non avrebbe un che di inquietante anche per te? Prima il consulente finanziario e poi l’ex fidanzato? Gente che non vedevo da anni e che incontro in un momento e in un luogo in cui non avrei dovuto essere?
Ma non è finita! Infatti, proprio in questi stessi giorni, mi sono ritrovata a postare la foto di un libro sul mio blog e dopo poche ore ho assistito alla pubblicazione di alcuni post e twit del mio ‘fidanzato immaginario’ decisamente ispirati (ai miei).
‘Mi legge! Mi legge!’ ho urlato ai quattro venti. Purtroppo dopo una mia iniziale euforia, ho dovuto mio malgrado fare marcia indietro e rimanere col dubbio che in fondo il botta e risposta a distanza potrebbe davvero essere solo una serie di coincidenze come scrive lui (ma anche no) e che io mi sto solo facendo un fantastico e incredibile film.
Tuttavia, caro Babbo Natale, se metto in fila tutte queste coincidenze sincroniche (vere o presunte), comincio a chiedermi se sono in un universo parallelo o… se c’è un disegno per tutto questo e mi devo preoccupare.
No, perché, non succede nulla per anni e poi… sbam…. tutto in una volta!

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[Caro Babbo Natale]

Se un giorno per caso ti svegli e scopri che sei inesorabilmente vicino al Natale, puoi decidere di scrivere una letterina carina carina al tuo caro Babbo Natale che fa pressapoco così…

Caro Babbo Natale
quest’anno sono stata brava fin oltre le aspettative e credo di meritarmi dei regali diversi dal solito. E siccome ho già fatto la lista delle cose che mi comprerò con la Tredicesima, a te chiederei tutte quelle cose che non si possono comprare ma per cui servirebbe più di un miracolo, tipo:
– scoprire il nome del profumo preferito dal mio fidanzato immaginario. Così, dopo averlo visto e sentito in Tv in tutte le salse e averlo sognato in tutti i mari e in tutti i laghi, potrò finalmente sapere di cosa profuma quando esce di casa la mattina prima di andare al lavoro. Ma tranquillo Babbo, non ho nessuna intenzione di regalargliene una boccetta: la mia è pura e semplice curiosità. Del resto quelle 6 o 7 volte che l’ho incontrato ero così concentrata che non ho fatto caso al suo odore. E questa curiosità non mi fa dormire (tanto).
– spiegare a tutti quelli che pensano che io sia una tipa che in vacanza frequenti solo SPA o Terme, che non c’è nulla di più lontano da me, ma che mi piacciono da morire i viaggi nelle città d’arte e le foto fatte col cellulare e che mi piacerebbe imparare il segreto per fare delle foto fighe con iphone affiancando x qualche ora un vero mago del clic. Ecco, mi piacerebbe proprio fare un corso per ‘fotografare col cellulare e fare foto belle belle’ e per questo dovrebbero prima o poi decidersi a tenere questo corso in qualche parte del (mio) mondo
– trovare qualcuno (un uomo) che abbia voglia di scrivere un libro a 4 mani con me. Ho già in mente la storia ma mi mancano i dialoghi. O meglio, alcuni dialoghi. Ah, mi manca il finale. Ma ci sto già ragionando. L’importante è che quest’uomo scriva bene e mi dia sempre ragione.
– essere invitata ad un evento sportivo e finire a cena nel tavolo dei miei 2 o 3 campioni preferiti e scoprire che uno di loro (a caso) avrebbe voglia di una sfida nuova, tipo allenare una runner lenta senza speranza come me tanto da propormi di diventare il mio personal trainer per qualche mese, fino alla maratona di New York di novembre 2015.
– andare al concerto dei miei cantanti preferiti e ricevere l’invito e un paio di pass da un misterioso benefattore per andare dietro le quinte a incontrarli dopo il concerto. Non chiederei di sapere chi mi ha fatto avere l’invito, ma l’importante è che io possa stringere la mano a Biagio, Francesco, Lorenzo e Tiziano come una vera ospite gradita. In fondo sono solo tre o quattro: non mi sembra chiedere tanto.
Comunque, caro Babbo Natale, non ho finito. Avrei molte altre cose da chiederti, ma per stasera mi fermo qui. Del resto siamo solo al 4 dicembre…

[Maledizioni moderne]

Un giorno per caso ti svegli e dopo essere salita sulla bilancia ed esserti accorta di aver rimesso su quei maledetti 300 grammi persi faticosamente in una settimana di regime alimentare controllato e tanto tanto running, tapis roulant, misto a flessioni e spinning, realizzerai che hanno proprio ragione quelli che dicono che ‘Al tuo peggior nemico non devi augurare di morire ma …di ingrassare di 20 kg!’ : la sensazione è davvero fastidiosa!

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[Via dal Gruppo Frigo]

Un giorno per caso ti svegli , guardi fuori dalla finestra e, visto che non piove, puoi decidere di andare a fare una tapasciata, a Palazzago, su e giù per i colli della Valle San Martino, con la tua amica, sperando che il tempo tenga e non cominci a piovere “che Dio la manda”, ma soprattutto che il percorso sia davvero su strada e non nei boschi o sulle mulattiere come invece ti è capitato più di una volta.

E dopo aver acquistato il famigerato tagliando di iscrizione  “con riconoscimento” (quello che per 4 euro ti darà diritto a ricevere il pacco gara al termine del percorso), litigato col cordino in spago nel legartelo al collo il meno svoltazzante possibile per non sembrare Zorro, potrai rimanere incastrata dietro a un gruppetto di podisti capaci di trasformare i tuoi primi 16 minuti di corsa nel momento più surreale della giornata.
Infatti realizzerai che se il 90% delle persone prende le decisioni più importanti della vita mentre è sotto la doccia, il 5% mentre guida, il 3% mentre cammina per la strada e il restante 2% mentre chiacchiera con un amico davanti a una tazzina di caffè, c’è sicuramente quella percentuale statisticamente non significativa (come te medesima) che la prenderà sicuramente mentre corre, la domenica mattina, durante una tapasciata bergamasca la decisione della vita: evitare come la peste quelli che fanno da tappo per 16 minuti (sedici) esatti passando in rassegna le caratteristiche di tutti i frigoriferi a colonna 4 porte con doppio motore e ventola di raffreddamento prodotti in Italia e all’estero nei primi due chilometri della TUA tapasciata bergamasca. Soprattutto se loro chiacchierano amabilmente e tu hai già il cuore che ti schizza fuori dalle orecchie per colpa di una salitina bastarda e scivolosa funestata da cinque centimetri di fango.

E dopo essere riuscita a superarli e a staccarli, passerai tutto il resto della corsa guardandoti le spalle per cercare di non farti raggiungere dal famigerato Gruppo Frigo!

Un giorno per caso ti svegli , guardi fuori dalla finestra e, visto che non piove, puoi decidere di andare a fare la tapasciata di Palazzago su e giù per i colli della Valle San Martino con la tua amica e mentre corri e saluti a destra e a manca puoi realizzare che le persone delle tapasciate si dividono in:
– mamme dell’asilo
– papà dell’asilo
– papà del basket
– gente del paesello
– gente con la maglia strana
– gente strana
– gente con l’ombrello
– gente mezza nuda
– gente coperta che sembra al Polo Nord
– gente lenta
– gente veloce
– gente che non conosce l’uso del deodorante
– gente che… chissenefrega se non conosce l’uso del deodorante.

Un giorno per caso ti svegli , guardi fuori dalla finestra e, visto che non piove, puoi decidere di andare a fare la tapasciata di Palazzago, su e giù per i colli della Valle San Martino, con la tua amica e alla fine della corsa puoi realizzare che è proprio vero che quando corri i pensieri non si controllano…
Ma per fortuna alla fine c’è un fantastico Pinot Grigio!

 

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