[Il sapore delle piccole gioie]

Una sera per caso ad un aperitivo tra amiche, mentre elencate ridendo gli
incontri surreali del passato con uomini surreali che ormai sono solo racconti divertenti, qualcuna ipotizza che in fondo non è colpa degli uomini se noi non siamo mai soddisfatte, che forse non sappiamo essere felici, o forse semplicemente che nessuna di noi sa riconoscere il sapore della felicità. E dopo 25 minuti di riflessioni profonde miste a battute sagaci, realizzerai che in effetti nemmeno tu sai quale sapore abbia la vera felicità, ma nel dubbio puoi sempre tornare a casa, aprire il frigorifero e farti una coppa gigante di gelato Haagen-Dazs e vedere se è quello.

Un giorno per caso mentre sei a casa in ferie e hai appena finito di bighellonare al centro commerciale alla ricerca del regalo di Natale per il mezzo27enne, ripensando ai discorsi sul senso della felicità fatti con le amiche, realizzerai che è sciocco continuare a lamentarsi, che la vita in fondo è fatta di piccole soddisfazioni: il lavoro, le feste, i figli, fare no col dito a quelli che ti chiedono se stai andando via dal parcheggio.

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[Quel confine che fa la differenza]

Una sera per caso ad una cena tra donne, al racconto di una tua carissima amica sull’ultima relazione surreale finita come mai ti saresti aspettata, realizzerai che ci sono uomini che non conoscono quel sottile confine tra essere ‘spietatamente sinceri’ ed essere ‘semplicemente stronzi’.

Una sera per caso ad una cena tra donne, al racconto di una tua carissima amica sugli uomini incontrati dopo la fine della sua ultima relazione, realizzerete definitivamente che ci sono uomini che non conoscono quel sottile confine tra ‘farla ridere per farla innamorare’ e ‘sembrare degli idioti’. Ecco.

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[Domande non fondamentali]

Un giorno per caso ti svegli e devi prepararti per andare a correre con la tua amica e mentre ti vesti a cipolla chiedendoti se avrai freddo o caldo a quest’ora del mattino senza giaccavento, realizzerai che per tua fortuna esistono almeno delle ottime calze da running che ti tolgono dall’imbarazzo di dover scegliere quale mettere a destra e quale a sinistra.
Su una calza la ‘R’ e sull’altra la ‘L’, la domenica mattina, quando hai dormito 5 ore e fuori ci sono 4 gradi centigradi e quel giusto grado di umidità per farti gocciolare il naso, ti renderanno certamente più lievi le scelte non fondamentali della vita.
Domanda: Non potrebbe esserci una lettera anche sui collant?

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Il ginocchino sul trenino

Una sera per caso ad un aperitivo tra amiche, dopo venti minuti di lamentele sui ritardi dei treni causati dal maltempo, alla domanda legittima ‘ma perché non vi munite di auto e cominciate a muovervi lungo le arterie autostradali come me e la smettete di lamentarvi dei ritardi di Trenord e Trenitalia?’, scoprirai che il treno nonostante tutto garantisce il successo di alcune tecniche di cuccaggio collaudate e vincenti alle quali alcune delle presenti non vogliono proprio rinunciare.
È il caso del ‘ginocchino’, ossia lo sfioramento inavvertito delle ginocchia tra occupanti del vagone a dimensioni ridotte di Trenord. Pare non vi sia nulla di più sexy che lasciarsi sfiorare le ginocchia durante un accavallamento seguito da sorrisi e scuse finto imbarazzate sottolineando che ‘su questi treni non c’è proprio spazio vitale’ .
Se lui apre le gambe e lei le accavalla nello spazio in mezzo è fatta: tempo due fermate e scatta l’appuntamento per la mattina seguente. E da lì in poi, il resto è storia!

 

Foto gentilmente concesse da: Cassandra Armani – Copyright

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[Il compagno di viaggio ideale]

Un giorno per caso, ti svegli, ti lavi, ti vesti, fai colazione ed esci di casa per andare ad un appuntamento di lavoro dall’altra parte del mondo. Per fortuna in auto non sei sola e il viaggio ti è più lieve. Tanto lieve che, dopo due ore di autostrada, ricordando quella divertente ricerca di una compagnia di assicurazione on line in cui si rivelava che il compagno di viaggio ideale per le donne italiane è Raul Bova, realizzerai che, non c’è dubbio, è bello viaggiare con un uomo stupendo e sexy, ma tu preferisci quello:
– Sicuro di sè
– Che ti mette sempre sulla strada giusta
– Che ti consiglia nel modo giusto
E che se sbagli ti dice soltanto: RICALCOLO

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[In piscina non ci sono pesci]

Un giorno x caso ti svegli, piove che Dio la manda e ti chiedi se non sia il caso di girare col canotto nel portabagagli che ci sono piazze in città che sembrano Venezia quando di alza il livello del mare.
Poi realizzi che in fondo ‘la vita è un pò come il mare: non gliene frega una cippa lippa se non sai nuotare’. C’è chi trova un salvagente e c’è chi impara a nuotare. E poi ci sono gli altri: quelli che nuotano solo in piscina perchè hanno paura dei pesci.

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[La sedia che ti salva]

Un giorno per caso, mentre sei in centro per un appuntamento di lavoro, ti guardi intorno per un attimo e realizzi che è proprio vero che i milanesi corrono ovunque, in ogni direzione, con l’aria greve di chi sta facendo qualcosa di fondamentale e difficile cui sono condannati a vita per salvarsi.
E tu rimani ferma a guardarli, con la bocca socchiusa, cercando di capire se invece sei nel bel mezzo di una festa di compleanno, hanno stoppato la musica e stanno tutti cercando una sedia.
No, perchè se devi fiondarti anche tu verso una sedia per salvarti, te lo devono dire!

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[In coda, solo cose belle]

Un giorno per caso, mentre sei in coda da ore sulla A4 e sei in ritardo per tutto (riunioni, telefonate, appuntamenti), realizzi che in fondo l’idea di trovare qualcosa di bello nelle cose che ci succedono non è impossibile come pensavi. Infatti ‘guidare una macchina per 8 ore fa bruciare circa 1219 calorie’. Mica bubbole!

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[Patti chiari, storia chiusa]

Una sera per caso, ad un aperitivo tra amiche chiamate a raccolta da una quasi-single attanagliata dal dubbio amletico ‘Mi ama- non mi ama’, dopo un’ora di pippe stile ‘Mi chiama- non mi richiama- mi dice che sono importante- non si fa sentire per settimane- ridiamo molto- non parliamo più- è finita- non è finita- oddio non si capisce niente, cosa devo fare?’ , realizzerete che le donne dopo una certa età dovrebbero iniziare una relazione con Peter Pan mettendo in chiaro poche semplicissime regole. E che gli uomini dovrebbero attenervici scrupolosamente.
Tra queste: ‘Se non mi ami più e vuoi chiuderla lì, smettila di ridere alle mie battute sceme, così io non mi confondo, capisco prima e non perdo tempo’.
Ecco, sarebbe meglio per tutti.

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[Canzoni da coda]

Un giorno per caso, mentre sei in coda da ore sulla A4, piove e sei in ritardo per tutto, dopo aver chiuso l’ultima telefonata col capo cosparso di cenere scusandoti per l’ennesimo posticipo della riunione indipendente dalla tua volontà, scoprirai che non saranno i ritardi causati dal traffico a minare la tua immagine. No, perchè riuscirai a mandare all’aria tutti gli sforzi fatti per costruirti un’immagine nel preciso istante in cui in radio passeranno ANIMA MIA dei Cugini di Campagna e tu, dopo esserti scompigliata i capelli con le mani, inizierai a cantare il ritornello a squarciagola in falsetto con gli occhi strizzati stringendo il volante. Una brutta immagine. Davvero!

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