[Sulle scarpe da Limousine]

Una sera per caso a cena con le amiche, dopo un’ora di batti e ribatti tra single e accoppiate sulla diversa interpretazione delle stagioni dell’amore, realizzerai che tu fai parte di quella categoria di donne per cui con ottobre inizia il periodo in cui l’uomo viene visto non più come ‘amore’, ‘compagno’ o ‘anima gemella’ ma semplicemente come ‘LO SCALDAPIEDI’. E tu, di contro, come ‘il piede più ghiacciato del mondo’. E ripensando alla tua battuta classica ‘Sono morta da 10 ore e nessuno se n’è ancora accorto’, sorriderai.

Una sera per caso a cena con le amiche, dopo aver maledetto il paio di scarpe da Limousine di Sergio Rossi, che stai indossando dalla mattina fingendo che non fanno male, ‘basta solo camminare piano’, dopo aver consultato google map e sentito il polso radiale alla caviglia, realizzerai che hai parcheggiato troppo lontano per riuscire ad arrivare alla macchina senza piangere, e chiamerai un taxi.
Va bene tutto, ma non devi mica morirci sul tacco 11.

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[Vittime dell’opus incertum]

Se una mattina per caso hai un appuntamento in centro e vuoi arrivare sistemata x bene, ti provi un paio di scarpe e ti accorgi che c’è un tacchetto con il chiodo di fuori e le metti da parte per portarle dal calzolaio; così ne tiri fuori un altro paio e anche queste hanno un tacchetto con il chiodino in vista, e le metti da parte per portare anche queste dal calzolaio; allora ne tiri fuori un altro paio e un altro ancora e ti accorgi che, per un motivo o per l’altro, i chiodi del tacco a spillo picchiano sul pavimento. E così, dopo aver messo in un sacco tutte le tue scarpe coi tacchetti consumati per portarle dal calzolaio, maledirai il giorno in cui ti eri esaltata tanto davanti al progetto del condominio in cui saresti andata ad abitare (e dove abiti tutt’ora) e avevi detto che in fondo anche se il selciato che dalla tua scala va in portineria (100 metri) era di ‘opus incertum’ e non di cemento, andava bene lo stesso.
Ecco, ora lo sai: l’opus incertum rovina i tacchi a spillo. E se sono molto a spillo, li rovina molto molto. E tu hai molte scarpe col tacco a spillo. Molte. Mannaggia!
Nella prossima vita, se qualcuno ti dirà che stai per comprare un appartamento immerso in un parco di piante secolari, con il selciato di opus incertum, gli sputerai e non lo comprerai più.

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[Cocktail, hamburger e tacchi a spillo]

Se una sera per caso ad un aperitivo tra amiche in zona Tortona, mentre stai aspettando che arrivi il tuo cocktail ti guardi intorno e passi in rassegna tutti gli uomini fermi al bancone, realizzerai definitivamente che il confine tra barba lunga da hipster in coda per un aperitivo e barba lunga da barbone in coda alla Caritas è sottilissimo. E ti chiederai: why? pourquoi? Perché? Perchèeee?

Se una sera x caso al termine di un aperitivo tra donne decidete di concedervi l’hamburger di piccole dimensioni più buono del mondo, ti viene in mente il locale nel quale eri stata mesi prima ma di cui non ricordi il nome e tiri fuori l’iphone per cercarlo su Internet, se dopo pochi istanti google ti dice che il locale che cercavi era Hambistro ed era proprio così, la prima cosa che ti chiederai sarà: ‘ma google, che appena digiti tre lettere sa già cosa vuoi cercare, ha poteri soprannaturali o è il più grande stalker del mondo?’

Se una sera per caso mentre stai mangiando un fantastico hamburger con le tue amiche in via Savona, la conversazione cade sul desiderio delle donne di avere qualcuno che le capisca, non potrai che applaudire chi finalmente confessa che lei non è di un uomo che ha bisogno. Lei ha bisogno di un paio di scarpe nuove perchè ‘Le scarpe nuove ti capiscono sempre, anche quando diventano vecchie’. E ti segnerai che per il suo compleanno le regalerai sicuramente la trilogia di Bea Buozzi, Il Club dei Tacchi a Spillo: #mattapermanolo #tuttechooperterra #lavitaeunaloboumeravigliosa20140801-195306.jpg

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