Regola: se ti invitano a una sfilata, osa! Sarai ‘di tendenza!’

Oggi ho imparato che…

Se una sera per caso vieni invitata a Milano all’evento You’ve got the Swing della boutique Imarika, la settimana prima della Milan Fashion Week, realizzerai che nonostante il tuo viscerale amore per le scarpe e le riviste di moda, hai tanto tanto da imparare su questo mondo e ti sentirai come un personaggio a metà tra Alice nel Paese delle Meraviglie e Andy del celebre film (o libro) Il Diavolo Veste Prada quando veniva redarguita da una severa Miranda sulla moda del color ceruleo. E te ne renderai qualche giorno dopo, quando ripenserai ai discorsi ascoltati, alle persone incontrate, ai vestiti ammirati, e a tutte le cose che non sapevi, che non immaginavi neanche e che ora sai, sul mondo della moda.

Ecco una carrellata di cose imparate:

Regola: arrivare puntuale a volte è come arrivare presto.
Se l’invito è dalle 19.00, non ha senso presentarsi alle 19.00 perché a quell’ora troverai pochissime persone e avrai solo la tentazione di metterti a gironzolare nei posti degli addetti ai lavori, che in quei momenti stanno sistemando le ultime cose e sarai solo d’impiccio.

REGOLA #1:  I palazzi di Porta Venezia sono stupendi. Anche se da fuori non lo vedi.
Se l’invito è in un palazzo del centro di Milano, è possibile che tu possa scoprire di esserci passata davanti migliaia di volte senza sapere che al di là del cancello c’è lo stupendo cortile con accesso al giardino di un meraviglioso palazzo neoclassico. E ringrazierai 1000 volte internet per le informazioni su Palazzo Bovara, il palazzo che fa da cornice all’evento di cui non avresti saputo nulla se non ti fossi messa a googolare poco prima di arrivare a destinazione. Solo così sei riuscita a goderne la bellezza.

REGOLA #2: Alle sfilate di moda sono tutti più belli. Quindi osa!
Se l’evento si svolge tutto nel cortile del palazzo, potrai assistere alla sfilata di moda, al concerto delle McKeeney Sisters e all’esibizione di una divertente coppia di ballerini, tutto nella stessa location; ma assisterai anche al defilè di tutte le invitate dell’evento che per l’occasione indosseranno i loro abiti più belli e alla moda. E realizzerai che tutte le donne ti sembreranno modelle. Anche i bambini ti sembreranno dei modelli. Anche gli uomini presenti ti sembreranno dei modelli. Tutti ti sembreranno dei modelli.  E magari qualche modello lo incroci pure e ti chiederai: ‘ma lui è un modello oppure è solo bello?’ Perchè saranno tutti bellissimi nei loro vestiti da cocktail e da sera lunghi, colorati, dorati, argentati, pastello, fiorati… Tutti tranne te, che sei rimasta uguale a te stessa, con abito nero e accessori colorati per non rischiare nulla.

REGOLA #3 : I capelli rosa sono trendy. Punto e basta.
Se arriva una signora coi capelli rosa, la padrona di casa la accoglierà cinguettando con entusiasmo “Come sei di tendenza con questo rosa” e tu non potrai fare a meno di pensare che se fossi arrivata a casa coi capelli rosa, probabilmente tuo figlio ti avrebbe detto con gli occhi spalancati “Mamma, ma hai i capelli rosa?!” e avrei dovuto spiegare il motivo di quel colpo di testa, mentre nel mondo della moda nessuno deve spiegare perché si è fatto i capelli rosa. E un po’ la invidierai.

REGOLA #4: Guai a dire che una borsa è solo una borsa. E’ molto di più.
Se incroci tra le invitate una signora con una borsa pazzesca a forma di soffietto cilindrico e le chiedi timidamente di lasciartela fotografare, riceverai in cambio uno dei sorrisi più felici del mondo perché scoprirai che quella borsa è una sua creatura, che lei è la stilista Laura Strambi, che è un prototipo e che quella non è solo una borsa ma è un concept, e che ci vogliono anni e anni prima di riuscire a progettare una borsa strepitosa come quella, che non viene bene al primo colpo (l’ha detto lei facendoci vedere la chiusura), ma che poi, alla fine, è un capolavoro….

REGOLA #5: Gli stylist sanno tutto. Non puoi nascondergli nulla, ricordalo!
Se ti presentano un fashion blogger, stylist professionista e personal shopper, e lui chiacchierando ti dice che approva il mix di capi di alta moda con capi del Fast Fashion “perché in fondo se il proprietario di Zara è al primo posto nella classifica Forbes tra gli uomini più ricchi del mondo della moda la sua non è proprio un’aziendina e merita attenzione e rispetto”, molto probabilmente ha capito che tu in quel momento stai indossando un vestito in raso di Zara e vuole farti sapere che non ti sta schifando ma che lui sa. E tu non potrai fare a meno di sperare che si sia accorto anche che indossi dei sandali di Sergio Rossi arancioni abbinati alla collana in smalto arancione e alla borsa sempre arancione firmata Nicoli…

REGOLA #7: Prima di farsi fare una foto, provare provare provare…
Se capiti davanti al backdrop dove invitati e padroni di casa hanno fatto la passerella per le foto ricordo di rito,  ti chiederai quante foto hai la possibilità di fare e se le potrai vedere prima, perché, mannaggia, non hai la più pallida idea di quale sia il tuo lato migliore (tutti devono avere un lato migliore, ma come fai a saperlo la prima volta?) e dovrai fare un grosso sforzo per sembrare naturale davanti all’obiettivo. E ripensando a tutte le foto fatte finora agli eventi, deciderai che l’unico accorgimento è sorridere e alzare il mento come Monica Bellucci: avrai il collo lungo come un Modigliani, ma almeno non dovrai impazzire con photoshop per togliere le rughe e la pappagorgia. Ma quando vedrai finalmente le foto, realizzerai che era meglio preoccuparsi di più del vestito e di meno delle rughe perché la cinturina impero ti fa sembrare incinta e vorresti bruciare tutte le foto. Ma tutte tutte tutte!

REGOLA #8: Non chiederti come ti starebbe un vestito visto durante una sfilata, goditela e basta. Probabilmente non lo troverai in negozio.
Se ad un certo punto le luci si abbassano e inizia la sfilata della capsule di Imarika, scoprirai che capsule non il termine per indicare un accessorio particolarmente avveniristico, ma è una sfilata di pochi capi sceltissimi che fanno storia a sé, che hanno tutti un unico filo conduttore e che sono la rappresentazione di un concept unico… Insomma, hai imparato qualcosa di nuovo ed è meglio non continuare oltre perché ti renderai conto che stai assistendo a qualcosa di molto IN, visto che tutti i presenti sono estasiati dalle modelle che sfilano. Tu invece non potrai fare a meno di chiederti se quelle creazioni meravigliose e bizzarre che stai vedendo sfilare addosso a delle ragazzine diafane e magrissime a te starebbero bene o ti farebbero sembrare solo bizzarra. Ma poco dopo scoprirai che molto probabilmente quegli abiti non li troverai in vetrina, se non con modifiche che renderanno la creazione più “portabile”. Come lo splendido vestito verde acqua e oro  di Simone Rocha indossato dalla padrona di casa dal quale non riuscirai a staccare gli occhi. E penserai che quello sarebbe uno dei tuoi must have.

Scoprirai che tutte le donne presenti sono tutte molto belle. E se non sono belle sono particolari. E se sono particolari è perché indossano tutte degli abiti meravigliosi. Abiti che le fanno diventare meravigliose.
Scoprirai infine, guardandoti intorno, che il discorso del figlio della titolare di Imarika mai come durante questo evento sia così calzante: “Aver cura di sé fa la differenza. Visto che ci vestiamo ogni giorno, vestirsi bene è come dire sì alla vita”.

E niente più ti sembrerà eccessivo. Sarai solo dispiaciuta di non aver osato di più.

La 35326 legge di Murphy e il Ponte degli Artisti

Un giorno per caso mentre sei seduta nella sala dove si sta tenendo la proiezione in anteprima dei cartoni animati Turner che vedremo in TV sui canali Boing, Cartoonito e Boys e ovunque nel 2017, ripensando al tuo viaggio in metropolitana, realizzerai che quando pensavi di aver visto e provato tutto (o per lo meno moltissimo) non avevi ancora percorso da Porta Genova a via Tortona passando per via Savona a piedi sotto il sole cocente e la temperatura dell’asfalto vicino ai 60 gradi centigradi che i tacchi ci affondano dentro urlando ‘Pietà’. La 35.326 legge di Murphy infatti dice che se decidi di andare all’evento ‘Turner- Heroes on the Block’ in via Tortona indossando i tacchi alti, quel giorno il Ponte degli Artisti sarà chiuso, dovrai circumnavigare il mondo e arriverai all’evento grondando sudore e sangue.

(Io giuro che i tacchi bassi me li ero portati, ma erano in borsa!)

((Comunque durante il welcome cocktail ho assaggiato delle caramelle lampone e zenzero che sono diventate le mie preferite. E mi è passato tutto))

(((Il tizio fighissimo che mi sedeva accanto durante la proiezione la pensava esattamente come me, perché non ha fatto altro che guardare le mie caramelle. Poi sono finite e non mi ha più guardato)))

((((La clip del cartone animato su una famiglia di Orsi social mi ha fatto morire: mi sono subito immedesimata negli orsi che postano tutto quello che gli succede sui social ed è diventato subito il mio cartoon preferito di sempre. Altro che Winnie the Pooh!))))

(((((Ho letteralmente sbavato davanti al vestito Moschino coi personaggi dei cartoon. Per non parlare della borsettina che mi regalerò sicuramente a Natale. Ma il must have è sicuramente la t-shirt che indossava la vice-president durante il suo appassionato intervento: la voglio e già mi vedo mentre la indosso con pantalone in pelle nero e scarpe col tacco assassino.)))))

(((((Alla fine sono tornata a casa con il braccialetto di Ben10 che si abbina da dio a un paio di Sergio Rossi, che la Ferragni mi farà un baffo, tié)))))

(((((((Secondo me Vomito e Gelone apprezzerebbero))))))

[Sulle scarpe da Limousine]

Una sera per caso a cena con le amiche, dopo un’ora di batti e ribatti tra single e accoppiate sulla diversa interpretazione delle stagioni dell’amore, realizzerai che tu fai parte di quella categoria di donne per cui con ottobre inizia il periodo in cui l’uomo viene visto non più come ‘amore’, ‘compagno’ o ‘anima gemella’ ma semplicemente come ‘LO SCALDAPIEDI’. E tu, di contro, come ‘il piede più ghiacciato del mondo’. E ripensando alla tua battuta classica ‘Sono morta da 10 ore e nessuno se n’è ancora accorto’, sorriderai.

Una sera per caso a cena con le amiche, dopo aver maledetto il paio di scarpe da Limousine di Sergio Rossi, che stai indossando dalla mattina fingendo che non fanno male, ‘basta solo camminare piano’, dopo aver consultato google map e sentito il polso radiale alla caviglia, realizzerai che hai parcheggiato troppo lontano per riuscire ad arrivare alla macchina senza piangere, e chiamerai un taxi.
Va bene tutto, ma non devi mica morirci sul tacco 11.

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[Creature marine]

Un giorno per caso ti svegli ed è già mercoledì. La prima settimana di lavoro sta scollinando e tu apri l’armadio sollevata: oggi non ti senti proprio una sirena e rinunci alla gonna con il davanti dorato che in pochi hanno capito, ma visto che c’è un raggio di sole decidi di indossare un vestitino in maglia lavorata azzurro e argento di Liu Jo da abbinare alle meravigliose scarpe blu elettrico di Sergio Rossi che fanno risaltare l’abbronzatura e non fanno notare a nessuno (speri) i chili di troppo guadagnati in 2 settimane di Cesarina.
Ti guardi allo specchio e pensi: “Oddio, ma sembro un’orata!”
La tua voglia di mare sembra non abbandonarti, ma non puoi farci nulla. Almeno non nell’immediato.
Ti vesti, ti trucchi ed esci di casa.
E speri che nessuno faccia battute sul… pesce!

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