[50 sfumature di… serate romagnole]

Un giorno per caso ti svegli e decidi di fare un piano per diversificare le serate di permanenza al mare.
Esci per la solita sgambata delle 7.30 del mattino e, dopo aver finito di correre, entri in modalità ‘Giapponesino Anni Ottanta’ cominci a fotografare col tuo iphone i poster che trovi in giro sul lungomare che segnalano feste ed eventi tra Rimini e Cattolica riproponendoti di sottoporle al vaglio del mezzo26enne per la scelta finale.
E tra una Sagra del Raviolo, una Sagra della Patata, una Festa della Tagliata marchigiana, una Sagra dei Funghi delle Terre di Romagna e una imperdibile Serata Magica delle Vongole – di cui ti sei praticamente innamorata ma che era a luglio e ti tocca escluderla dalla rosa delle papabili (feste, non vongole)-, ecco che ti spunta la locandina delle ‘50 sfumature di Pintus‘, il comico di Colorado, accanto a quella di Samuele Bersani che hai già messo in programma.
Essendo tra le poche donne che ancora non hanno finito di leggere la trilogia delle 50 sfumature e tra le poche madri che non ha mai visto una puntata di Colorado, la prima cosa che penserai è che lo spettacolo non sia adatto ad un pubblico minorenne, ma l’insistenza con cui il mezzo26enne venutone a conoscenza chiede di poter andare a Cattolica ad assistere allo spettacolo ti fa pensare che al massimo potrà essere una performance con qualche parolaccia di troppo ma nulla più visto che il tuo pargolo ride a denti stretti alle battute sul sesso e molte addirittura non le capisce.
Così gli chiederai se è sicuro di volerci andare. Chiederai chi è Pintus giusto per essere sicura che non lo confonda con Pucci (previsto durante il concerto gratuito del 15 a Riccione). Chiederai se fa davvero ridere. E alla fine ti ritroverai alla biglietteria dell’Arena della Regina di Cattolica a decidere se acquistare una poltrona o una poltronissima numerata.
Acquisterai i biglietti coi posti migliori e, assistendo allo spettacolo e ridendo davvero di gusto, dovrai ricrederti e apprezzare un comico che ha capito che i suoi maggiori estimatori sono i bambini; bambini che trascinano in teatro i genitori; genitori che si ritrovano a ridere di gusto e ad apprezzarlo nonostante la diffidenza iniziale; il tutto grazie ad un repertorio studiato e assolutamente adatto al pubblico di famiglie.
E uscendo dirai ‘Bravo Pintus.’ Soprattutto x la disponibilità a fare le foto con ognuno dei 450 bambini in fila al termine dello spettacolo. Fila che il mezzo26enne ti ha risparmiato strappandoti una promessa:
‘Ci torniamo a Bergamo la prossima volta che verrà!’
Ecco.

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