[Il sospetto non è una certezza]

Un giorno per caso mentre sei al bar per fare colazione noti la mano della tizia vicina a te mentre afferra una brioche alla crema e ordina un cappuccino-di-soia-tiepido-con-doppia-schiuma-e-una-spruzzata-di-cacao-amaro-con-dolcificante. E mentre sentirai il gridolino della sua amica che le fa i complimenti per le coloratissime (e orrende!) caramelline in 3D sulle unghie (oddio ma sono davvero in 3D, non è un’allucinazione, come fanno a piacere?), ti verrà come il sospetto che agli uomini in fondo piacciano di più le 50 Sfumature di Grigio che delle orribili caramelline colorate in 3D sulle unghie di una quarantenne.
Ma non ne sei sicura: è solo un sospetto,eh.
E decidi di tenertelo per te.

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[Appunti pericolosi]

Un giorno per caso ti svegli all’alba, ti lavi ti vesti ed esci di corsa per andare in ufficio, e mentre sei al bar per un caffè d’emergenza perché hai talmente tanto sonno che rischi di non arrivare nemmeno all’autostrada, origliando parte della conversazione della coppia che ha ordinato il caffè al banco prima di te e che discute delle figure fatte da lui al 5o chupito, la sera prima ad una festa di amici, realizzerai che gli uomini (intesi come quelli che fanno pipì in piedi) dopo secoli di storia non hanno ancora imparato due regole fondamentali di sopravvivenza:
1. Una donna che non dice nulla, osserva. E prende appunti per farti il culo.
2. Parlare con una donna incaxxata è come essere in tribunale. Tutto ciò che dirai potrà essere usato contro di te.
E se non l’hanno capito da soli, se la meritano proprio la graticola. Certo che se la meritano.

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[Nasi e orecchie in crescita]

Un giorno per caso, mentre sei in vena di ricordi e ti chiedi cosa avrebbero potuto essere certi amori finiti senza nemmeno una parola, spipolando su instagram ti imbatti nel profilo di un tuo vecchio amore dei vent’anni del quale ti eri innamorata per i suoi meravigliosi occhi verdi e il suo nasino piccolo ma imperfetto.
Ma vedendone la foto dopo più di 20 anni, ricorderai immediatamente quella famosa ricerca americana che rivelava che gli occhi degli uomini hanno sempre le stessa grandezza da quando nascono fino alla fine della loro vita, mentre invece, naso e orecchie non smettono mai di crescere. Fino alla fine del mondo. Appunto.
E non potrai fare a meno di certificare che è proprio così.
Quindi, cosa avrebbe potuto essere? Quello che, alla fine, è stato. Niente. Proprio niente.
#ricerchedicuinonpotevanofareameno

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[La vita è un sogno?]

Un giorno per caso ti svegli e realizzi che se tutti contassimo fino a 10 prima di parlare le nostre conversazioni sembrerebbero dei collegamenti televisi col ritardo audio. E se tutti contassimo fino a 100, come ti sei ritrovata a fare prima di rispondere ad un amico che la sera prima ti ha mandato simpaticamente la foto dei suoi pass per l’ingresso alla festa di Radio Deejay dove lui andrà e tu no, le nostre conversazioni sembrerebbero dei collegamenti televisivi Terra-Stazione Spaziale.
Ma sai anche con assoluta certezza che il microfono non lo faresti roteare come il capitano Samantha Cristoforetti in uno dei suoi 3543654 collegamenti televisivi dove ormai sembra più un Monciccì che un’esimia scienziata. No, questo è certo.
Ma sempre simpaticamente…

Un giorno per caso ti svegli e dopo esserti cullata per qualche minuto nel ricordo del sogno appena fatto realizzerai che non c’è niente da fare, ma il tuo personaggio di fantasia preferito rimane il tuo solo e unico fidanzato immaginario Numero Uno: nella notte ti ha mandato 2 pass con free drink per la festa della radio e un biglietto autografo con la scritta ‘Ti aspetto’.
Ma, mentre stai facendo colazione, dopo il terzo caffè, mentre il sogno comincia a svanire e tu sai che NON andrai alla festa della radio perché non hai i biglietti, realizzerai che se ‘i sogni son desideri’ la frase marzulliana ‘la vita è un sogno e il sogno è vita’ è… una gran ca.ata!

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[Perchè San Valentino è San Valentino]

Una mattina per caso mentre sei in coda in aeroporto comprenderai finalmente il significato di Ottimismo. Ossia l’aurea che pervade un tizio dallo sguardo ebete mentre cerca di passare sotto il metaldetektor con una catena da motorino appesa al collo. Ma quando noterai che non si fa mancare nemmeno i lucchetti di Moccia, desidererai soltanto abbracciarlo (prima) e fotografarlo (dopo, nel caso qualcuno non ci creda): chissà che infanzia e che vita pazzesca deve aver avuto. Altro che ‘Tre metri sopra il cielo’.

Un giorno per caso, mentre sei in taxi e stai andando al tuo appuntamento, ascoltando alla radio uno speaker che elenca tutte le cose brutte del Festival di Sanremo, realizzerai che lui avrà anche ragione, ma per te le VERE COSE BRUTTE sono altre.
Ossia, tra le cose brutte al mondo ci sono gli uomini con i capelli tinti.
Tra le più brutte quelli con i capelli tinti e le basette bianche. Tra le brutte più brutte brutte gli uomini con i capelli tinti, le basette bianche e le sopracciglia che svolazzano a ventaglio sulla fronte.
E poi ci sono quelli che hanno vinto tutto, perché c’hanno pure i peli che escono dalle orecchie e dal naso.
Mica la giacca a fiori di Raf.

Un giorno per caso mentre sei in taxi e stai andando al tuo appuntamento, ad un certo punto notando una maxi affissione che campeggia sul palazzo di una delle più trafficate zone di Milano, sarai catturata dalla profondità del messaggio così inusuale di questi tempi e non potrai fare a meno di fotografarla col tuo iphone. E da quel momento in poi, fino alla fine del mondo, sarai prigioniera dell’unica e fondamentale domanda sulla vita e sull’amore: ‘Perchè tutti amano gli amici Cucciolotti?’ .
Buon San Valentino a tutti!

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[Democrazia e vendetta al tempo dei Socialcosi]

Un giorno per caso ti svegli e ripensando alla cena tra donne della sera prima e al racconto di una tua amica su come la vendetta sia un piatto che va servito freddo, realizzerai finalmente cosa significhi ‘Tirare due bombette (metaforicamente parlando) così, per ridere, ma non troppo”: ossia scrivere su FB ‘la soddisfazione che ti invade per aver scoperto che il tuo ex si è fidanzato con un cesso […] tanto carina e che fa talmente tante cose belle per lui che alla prima occasione lo ha persino tradito’!
Quale ex? Il primo, il secondo, l’ultimo? Qualcuno di loro se lo chiederà, giusto?

E ti scriverai su un post it per ricordarti di cercare un negozio che vende coppe per Campioni del Mondo da acquistare e fare recapitare con un corriere alla tua amica: lei ha DAVVERO vinto tutto!

Un giorno per caso ti svegli e ripensando alla cena tra donne della sera prima, realizzerai finalmente quali sono le potenzialità di internet e dei Social Network e le ricadute sulla ‘democrazia’. Significa che tu parli di qualcuno (un ex ad esempio), senza farne il nome e senza circostanziarlo in ordine di tempo e luogo, e chi vuole (sempre l’ex, ad esempio) si sente preso in causa e rosica perché non avrà mai la certezza di essere il soggetto di cui si parla.
Ma tu riderai e tanto. Soprattutto se si parla di corna e lui sbatte continuamente contro lo stipite delle porte senza farsene una ragione.
Lui, però. Perché se le corna fossero le tue, rideresti un po’ meno, ovviamente. Ma questo è un altro post.

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[Ricerche di cui NON possiamo fare a meno]

Una sera mentre guardi la tv scopri che una famosa università anglofona ha rilevato quali sono i luoghi in cui le persone amano di più ‘fare all’ammore’. Ne rende edotta l’Italia intera Luciana Littizzetto durante il monologo della domenica sera e tu decidi di prendere appunti diligentemente.
Scoprirai quindi che gli Europei amano:
1. Fare l’amore davanti al camino. Non davanti alla stufa, ma proprio davanti ad un camino, con il fuoco, la legna e la cenere che va dappertutto. Pare infatti che guardare gli stronzetti della stufa a pellet che bruciano non sia per niente romantico e non faccia venire voglia a nessuno di ‘fare le cosacce’.
2. Fare l’amore sul divano.
Solo se non c’è Bruno Vespa con un qualsivoglia plastico. E solo se il partner non dorme semisvenuto sui cuscini del divano con la bocca aperta e la bolla al naso. Perchè è certo che in questo caso il desiderio di sostituirlo con un toyboy palestrato venticinquenne potrebbe essere l’unico sentimento suscitato. Altro che sesso!
3. Fare l’amore contro il muro. Stando attenti a non fare rumore e a non urlare nomignoli sconci se non li si vuole sentir ripetere alla riunione di condominio. E guai a dire: ‘voglio sentirti urlare’ perchè i muri dei moderni palazzi sono di cartapesta (e non è una battuta) e il rischio di sentirsi rispondere dall’altro appartamento ‘Ma anche no! Grazie!’ potrebbe non essere così remoto.
4. Fare l’amore nella vasca da bagno.
Sembra divertente, ma lui deve stare rigorosamente sotto per favorire la spinta archimedea. E lei deve fare attenzione al rubinetto della vasca che si può conficcare nella schiena perché non sarebbe bello finire al pronto soccorso con lo stampino Grohe inciso sotto la scapola!
Ma poi, dopo averci pensato su un po’, ti chiederai se ”l’effetto tappo è una leggenda? No, giusto per sapere”.
5. Fare l’amore sotto la doccia
Se lei non deve lavarsi e asciugarsi i capelli subito dopo. Altrimenti chiederà di non stare proprio sotto il soffione, ma terrà il doccino con la mano e si perderà tutta la poesia.
E alla fine di tutto ti chiederai: ‘ma noi davvero non potevamo fare a meno di questa ricerca sui posti più amati per fare sesso? Non sarebbe stato meglio studiare i geni del male che fanno sfilare in passerella dei fighi senza senso conciati come dei barbapapà pelosi e multicolori, spacciando il tutto per una sfilata di moda concettuale?
Moda concettuale? Moda concettuale??

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[Ultracinquantenne tua sorella! ]

Un giorno per caso ti svegli, ti lavi, ti vesti ed esci di casa di corsa che non vuoi arrivare tardi e, mentre sei sulla pensilina della metropolitana che da Gessate ti porta in centro, noti tre tizi (tre amici o una setta?) con le sopracciglia spinzettate di fresco.
E dopo averli fissati per qualche minuto, strizzando gli occhi per essere sicura che le sopracciglia siano davvero di quella forma e non un’allucinazione causata dalla sveglia all’alba, ti chiederai se quella sia la moda del momento lanciata da un vero genio del male che abita nei d’intorni, o se si stiano preparando per un flashmob sponsorizzato dalla Nike e tra pochi minuti partirà la musica e dalla carrozza della metro in arrivo salterà fuori uno dei calciatori dell’Atalanta (visto che siamo vicini a Bergamo) o della Juve.
In ogni caso per avere un autografo ti toccherà mentire: ‘No, non ho mai usato le Mizuno. Non sono le uniche scarpe che indosso per correre. Non sono le più stabili migliori del mondo. Io uso solo le Nike’
E, dopo aver sentito il gallo cantare, ti sentirai come Giuda!

Un giorno per caso ti svegli, ti lavi, ti vesti ed esci di casa di corsa per non vuoi arrivare tardi e, mentre sei sulla pensilina della metropolitana che da Gessate ti porta in centro, leggi le tue email e la tua attenzione viene catturata da una delle ultime newsletter arrivate. E in pochissimi istanti scoprirai come sia facile lanciare nell’etere un ‘vaffa con sentimento’ se scopri di essere finita in una mailing list di sportivi ultracinquantenni. E in altrettanti pochissimi istanti deciderai che no, NON HAI NESSUNA INTENZIONE di partecipare ad Active+, il premio dedicato agli sportivi ultracinquantenni. Non subito, almeno. Non prima di aver compiuto 50 anni. Quindi tra più o meno xyz anni. Ecco.

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[Smerigliare, pallido e assorto]

Un giorno per caso, mentre sei in centro, decidi di entrare da Kiko per comprare il fondotinta fluido 3D che ti sta tanto bene e, come tuo solito, dai un occhio ai prodotti sui banconi delle offerte. In verità sei alla ricerca disperata della Terra formato gigante, quella che puoi usare col pennellone enorme, quella leggermente cangiante, quella che ti sta da dio, quella che hai consigliato a tutte le tue amiche, quella che (hai scoperto) fanno solo per la collezione che esce in estate. E siccome sai che fino a giugno non la vedrai in negozio, ti lasci distrarre da quelle che ormai non dovrebbero essere novità in fatto di smalti (visto che sono finite nei banconi delle occasioni) ma che per te lo sono comunque.
È così infatti che scopri i Real Glare di Kiko, gli smalti che danno alle unghie un effetto 3D a rilievo.
3D è la parolina magica.
Lo scegli rosa pallido. Sei curiosa.
La gentile commessa ti spiegherà che “in pochi minuti sarà possibile avere una nail art multisensoriale particolare – con un effetto microperlato impreziosito da lucenti riflessi rosa – tanto per capirci, con dei granellini”.
Ecco. Tanto per capirci, così a granellini e così in rilievo che ti sembrerà di avere dei pezzi di carta vetrata rosa al posto delle unghie!
Ma questo lo scoprirai solo a casa, la mattina seguente, 3 minuti prima di uscire per andare a pranzo con gli amici, quando ormai non avrai più tempo di toglierti lo smalto e sai che al ristorante non penserai ad altro che alle tue unghie in tutto e per tutto simili a piccole smerigliatrici.
Anche se potrai sempre spacciarle per ‘unghie laccate con granellini particolarmente in rilievo’, anche se sai che sono state il trend dell’inverno e che migliaia (anzi, milioni) di giovani donne le hanno portate per giorni e giorni con disinvoltura e orgoglio,
ti riprometterai che la prossima volta quando comprerai uno smalto multimaterico o lo provi prima, o… lo provi prima!
Punto. A capo.

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