Una sera per caso mentre sfogli un manuale di marketing alla ricerca di un’idea per lanciare il tuo blog, ti torna improvvisamente in mente una straordinaria lezione sulle nuove frontiere delle strategie di business grazie alla quale avevi finalmente capito la teoria della ‘differenziazione produttiva’, ma che ora ti impedisce di guardare un uomo con una torcia in mano senza ridere.
Ed è tutta colpa di Fleshlight!
Volete saperne di più? Sedetevi comodi perchè quando ho assistito a questa lezione ero seduta,ma se non lo fossi stata avrei dovuto farlo…
Ecco in sintesi il caso aziendale raccontato durante il corso che, se ascoltato con attenzione, può aprire un mondo a tutti quelli che vogliono far crescere il proprio business.
Un giorno, un medio produttore di torce americano con una capacità produttiva di 3 milioni di pezzi l’anno (ma che ne vendeva solo 1 milione a causa della concorrenza aggressiva nel mercato delle torce), quando capì che non sarebbe riuscito a crescere come avrebbe voluto e potuto, si rivolse a un consulente di strategia aziendale che, dopo averci riflettuto 7 minuti e fatturato una settantina di ore, gli suggerì di ‘differenziare la sua produzione di punta mantenendo gli stessi macchinari’.
Lui ci pensò un attimo, prese una delle sue torce più vendute, la girò e la pirlò, la misurò, la svuotò, gli sostituì il motorino, la ricoprì di gomma, la foderò di silicone, la provò, la riprovò, vide che era cosa buona e giusta e cominciò a ridere.
Eureka: gli era venuta un’idea, una grande idea!
La brevettò, chiamò a raccolta i migliori esperti di marketing, ingaggiò una testimonial straordinariamente figa con la reputazione di essere una ‘dea del sesso’ ed entrò con la sua invenzione nel mercato dei … Sex Toys per uomini.
Si, proprio cosi! Non gli scontati oggetti vibranti x signore di cui era pieno il mondo, ma nuovissimi oggetti massaggianti e portatili destinati ai signori uomini: una novità che avrebbe consentito di, come dire, colmare un vuoto (o riempire un buco, x dirla tutta!)
La grande idea però non fu tanto l’oggetto in sé che in fondo era solo una ‘torcia modificata’ alla quale non cambiò neanche troppo il nome (da Flashlight a Fleshlight), quanto invece la straordinaria campagna di marketing che trasformò un oggetto destinato a uomini decisamente troppo sfigati x trovarsi una donna in un oggetto aspirazionale che d’ora in avanti gli uomini avrebbero acquistato per giocarci da soli con la speranza di giocarci in compagnia di una donna straordinariamente figa (come quella della pubblicità), contenta di usarlo in coppia (omettendo di spiegare come, ovviamente). Fu un successo!
A pochi giorni dal lancio la produzione andò in rottura di stock e in pochi mesi divenne un caso da copertina (che nessuno però ebbe mai il coraggio di pubblicare visto l’argomento).
Oggi questo signore è miliardario (in dollari), ha 9 siti produttivi, vende in ogni continente e anche su internet ed è il primo produttore al mondo di vagine portatili! Ops, scusate, di torce ‘modificate’!
E ora la domanda: ma se questo signore è il genio che mi è sembrato dopo solo 45 minuti di lezione, perché mai all’università non lo fanno studiare nei libri di testo di Economia Aziendale e Management?
– Se una sera x caso mentre sei a un corso sulle nuove frontiere delle strategie di business, al termine di un’illuminante lezione sulla differenziazione produttiva, lanciano il contest di idee ‘differenziazione produttiva’, realizzerete che si tratta di bella sfida, non c’è che dire, ma se al corso partecipa un tizio che lavora in una azienda che produce pompe, non si vincerà facile!