[L’anno del tatuaggetto]

Un giorno x caso ti svegli e mentre stai correndo sul lungo mare di Riccione e stai decidendo se andare nel pomeriggio a farti la consueta ‘spedizione scarpe’ a Savignano sul Rubicone da Sergio Rossi o rimandare ad agosto quando ci saranno le nuove collezioni, ti accorgi come folgorata da una rivelazione che tutti i runner che ti superano (perchè TUTTI ti superano) hanno un tatuaggetto. Tatuaggetto sul polpaccio, tatuaggetto sulla spalla, tatuaggetto sul collo, tatuaggetto sulla pancia, tatuaggetto sulla schiena, tatuaggetto sul polso, tatuaggetto persino sui gomiti… Non importa l’età. Tatuaggetto a 15, 30, 50 anni e forse anche di più. Tutti i runner hanno un tatuaggetto. Tutti tranne te. Che però mentre corri pensi alle scarpe tacco 10 che forse ti comprerai nel pomeriggio.
E decidi che la colonna sonora della tua estate quest’anno sarà La Follia della Donna di Elio e le Storie Tese.
È proprio vero che quando si corre i pensieri non si controllano!

La Follia Della Donna Video:

….

La follia della donna
quel bisogno di scarpe
che non vuole sentire ragioni
cosa sono i milioni
quando in cambio ti danno le scarpe.

Non hai mai pensato a un tatuaggetto
la tua amica sfoggia un tatuaggetto
corri, corri a farti un tatuaggetto
d’improvviso hai bisogno di un tatuaggetto, un tatuaggetto, un tatuaggetto.
D’un tratto non ti piace più,
che fai? Lo togli, non puoi.
Ne fai un altro più grosso.

La follia della donna,
il disagio mentale
di iniettarsi l’inchiostro con gli aghi
sciabattando poi vaghi
per le vie della moda….

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[Quella pelle d’oca che non ti aspetti]

Una mattina x caso, sul lungo mare di Riccione, ripensando alla Notte Rosa della sera precedente, realizzerai che la successione di parole temporali a Riccione hanno un sapore strano. Ma forse è colpa del Mojito alla menta spicata che ti sei bevuta prima dei fuochi d’artificio, o forse è colpa del fatto che sono le 7.35 e stai per partire x 4,5k di running e 4,5 di walking.

Un pomeriggio x caso, sul lungo mare di Riccione, pensando alla Notte Rosa 2 che partirà di lì a poche e al Primo Giorno di Saldi che hai affrontato armata di scarpe comode e carta di credito, realizzerai che è proprio vero che la pelle d’oca ti può venire e rimanere dentro quando meno te l’aspetti. Soprattutto se al termine dello shopping in viale Ceccarini scopri che in Piazza Roma Francesco Renga sta facendo il sound check del concerto che farà in serata. E tu dalla prima fila, attaccata alla transenna, ti godrai il concerto per pochi intimi prima di tornare in hotel chiudendo il 18imo chilometro a piedi della giornata.

Una sera x caso a Riccione, durante il concerto di Francesco Renga, in Piazza Roma x la Notte Rosa, potrai finire ‘incoscientemente’ ancora una volta in prima fila, attaccata alla transenna e cantare (urlare) come una matta le canzoni che conosci e chiederti perchè mai un uomo con quel sex appeal che si ritrova il buon Renga, debba girare con tanta ferraglia ai polsi e alle mani. Vabbè, un fidanzato immaginario tamarro te lo puoi concedere. Ma non di più, mi raccomando. E ti prepari a percorrere quel che resta per arrivare ai 27k a piedi della giornata. Sante Mizuno!

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[Ricucire non è da tutti]

Una mattina per caso sulla pensilina della metropolitana Verde, diretta a Porta Genova x un appuntamento di lavoro, noterai una vecchia conoscenza con la quale hai deciso di non parlare più a causa di una leggerezza che non sei riuscita a perdonare. Abbassando lo sguardo e fissando l’orlo del tuo spolverino, realizzerai che al mondo ci sono persone capaci di ricucire rapporti che sembrano compromessi irrimediabilmente e tu non sei proprio stata capace di ricucire decentemente un pezzo di orlo dello spolverino. E ti segnerai di chiamare la sarta.
Per il resto sarai zen, molto zen, assolutamente zen…

Una mattina x caso sulla pensilina della metropolitana verde incroci lo sguardo di una tipa che fissa inorridita in ‘modalità on’ una Donna Cipolla che cammina vicino alla riga gialla indossando leggins neri, gonna a campana marrone, camicia gialla, maglione e stivali grigio topo e realizzi che esiste un limite per ogni cosa e situazione, ma quando ti vesti in quel modo è evidente che non lo conosci. Distoglierai lo sguardo dalla tizia a ‘cipolla’ e assumerai lo sguardo in ‘modalità off’. Combattendo col desiderio di passarle l’indirizzo di una buona stylist. Zen, sempre zen…

Un giorno x caso sulla carrozza della metropolitana verde finisci seduta accanto a due bimbiminkia che parlano delle rispettive madri (rompipalle patentate e fissate con la pulizia della casa). Dopo 8 fermate, una sequela di idiozie ascoltate una dopo l’altra e una voglia irrefrenabile di prenderli a scarpate nel sedere, realizzerai che in fondo sono fortunati ad avere delle madri così e non se ne rendono nemmeno conto. Finché restano maniache dell’ordine e della pulizia, i due bimbiminkia possono stare sicuri che nonostante le idiozie che continueranno a dire e a fare senza soluzione di continuità, le amorevoli mammine non li faranno a fettine anche solo per paura di sporcare. Ma dovrebbero!
Rimanere zen, sempre zen…

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[Anguria a Centimetri Zero]

Un giorno per caso ti svegli e decidi di eliminare le surfinie e i gerani dal tuo terrazzo e di sostituirli con vasi di aromi e verdure da coltivare durante l’estate. Così entri in un vivaio e acquisti una marea di piantine da reinvasare nei 10 vasi da balconata esterna che un tempo avrebbero ospitato 20 gerani imperiali.
E nell’ordine avrai:
– Rosmarino e salvia per arrosti e tortelli burro e salvia, etc
– Basilico 1 per pesto, sugo, caprese, etc
– Basilico 2 per cocktail, frittata, guarnizioni
– Insalata riccia per insalata e guarnizioni
– Radicchio e prezzemolo per salsa verde, sushi all’italiana, insalata, minestrone, soffritto per pesce, condimento a freddo e a caldo
– Cipolle bionde per soffritto, minestra di cipolle, insalata
– Peperoncino rosso per rendere la vita più piccante
– Peperoni da aceto per peperonata, caponatina di verdure, peperoni e formaggio grana
– Pomodori e pomodorini per sugo, insalata, caponatina di verdure, etc
– Menta spicata e menta piperita per insalata, frittata, pasta menta e ricotta, mojito, cocktail e ghiaccioli, etc

Un giorno per caso ti svegli e scopri che nel vaso dei peperoni da aceto in cui avevi buttato i semini di un’anguria che ti eri mangiata sul terrazzo e che non avevi avuto voglia di buttare nel secchio dell’umido sono diventati dei germogli. E, poco più sotto, noti una forma tondeggiante giallina e ti emozioni perché non avresti mai immaginato che in un vaso da terrazzo (sul tuo terrazzo, in una coltivazione a Centimetri Zero) avrebbe potuto crescere una piccola anguria. Si, proprio un’anguria!
La tocchi con delicatezza, togli un po’ di terra per guardarla meglio, cerchi di non disturbarla nella sua crescita verso la magnificenza verde tipica delle angurione di Mantova, la fotografi e la posti su FB per condividere con tutti i tuoi 700 amici la tua emozione. Poi vai su internet e cerchi di capire come facilitare la crescita di questa meraviglia della natura in un vaso destinato all’origine ai gerani e che tu hai trasformato in una coltivazione domestica di verdure a Centimetri Zero e noti che qualcosa NON torna. E tornando sul terrazzo realizzerai con ENORME dispiacere che non si tratta di un’anguria ma di un SASSO bianco! UN SASSO BIANCO da decorazione che ti eri dimenticata di eliminare da tutti i vasi che l’anno prima avevi lasciato vuoti sul terrazzo.
Ecco perchè i contadini quando vedono un cittadino che decide di coltivare qualcosa sul balcone scuotono la testa e non dicono nulla. Ecco perchè.

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Fleshlight e la Differenziazione produttiva

Una sera per caso mentre sfogli un manuale di marketing alla ricerca di un’idea per lanciare il tuo blog, ti torna improvvisamente in mente una straordinaria lezione sulle nuove frontiere delle strategie di business grazie alla quale avevi finalmente capito la teoria della ‘differenziazione produttiva’, ma che ora ti impedisce di guardare un uomo con una torcia in mano senza ridere.
Ed è tutta colpa di Fleshlight!
Volete saperne di più? Sedetevi comodi perchè quando ho assistito a questa lezione ero seduta,ma se non lo fossi stata avrei dovuto farlo

Ecco in sintesi il caso aziendale raccontato durante il corso che, se ascoltato con attenzione, può aprire un mondo a tutti quelli che vogliono far crescere il proprio business.
Un giorno, un medio produttore di torce americano con una capacità produttiva di 3 milioni di pezzi l’anno (ma che ne vendeva solo 1 milione a causa della concorrenza aggressiva nel mercato delle torce), quando capì che non sarebbe riuscito a crescere come avrebbe voluto e potuto, si rivolse a un consulente di strategia aziendale che, dopo averci riflettuto 7 minuti e fatturato una settantina di ore, gli suggerì di ‘differenziare la sua produzione di punta mantenendo gli stessi macchinari’.
Lui ci pensò un attimo, prese una delle sue torce più vendute, la girò e la pirlò, la misurò, la svuotò, gli sostituì il motorino, la ricoprì di gomma, la foderò di silicone, la provò, la riprovò, vide che era cosa buona e giusta e cominciò a ridere.
Eureka: gli era venuta un’idea, una grande idea!
La brevettò, chiamò a raccolta i migliori esperti di marketing, ingaggiò una testimonial straordinariamente figa con la reputazione di essere una ‘dea del sesso’ ed entrò con la sua invenzione nel mercato dei … Sex Toys per uomini.
Si, proprio cosi! Non gli scontati oggetti vibranti x signore di cui era pieno il mondo, ma nuovissimi oggetti massaggianti e portatili destinati ai signori uomini: una novità che avrebbe consentito di, come dire, colmare un vuoto (o riempire un buco, x dirla tutta!)
20140701-201020.jpgLa grande idea però non fu tanto l’oggetto in sé che in fondo era solo una ‘torcia modificata’ alla quale non cambiò neanche troppo il nome (da Flashlight a Fleshlight), quanto invece la straordinaria campagna di marketing che trasformò un oggetto destinato a uomini decisamente troppo sfigati x trovarsi una donna in un oggetto aspirazionale che d’ora in avanti gli uomini avrebbero acquistato per giocarci da soli con la speranza di giocarci in compagnia di una donna straordinariamente figa (come quella della pubblicità), contenta di usarlo in coppia (omettendo di spiegare come, ovviamente). Fu un successo!
A pochi giorni dal lancio la produzione andò in rottura di stock e in pochi mesi divenne un caso da copertina (che nessuno però ebbe mai il coraggio di pubblicare visto l’argomen
to).
Oggi questo signore è miliardario (in dollari), ha 9 siti produttivi, vende in ogni continente e anche su internet ed è il primo produttore al mondo di vagine portatili! Ops, scusate, di torce ‘modificate’!
E ora la domanda: ma se questo signore è il genio che mi è sembrato dopo solo 45 minuti di lezione, perché mai all’università non lo fanno studiare nei libri di testo di Economia Aziendale e Management?
– Se una sera x caso mentre sei a un corso sulle nuove frontiere delle strategie di business, al termine di un’illuminante lezione sulla differenz
iazione produttiva, lanciano il contest di idee ‘differenziazione produttiva’, realizzerete che si tratta di bella sfida, non c’è che dire, ma se al corso partecipa un tizio che lavora in una azienda che produce pompe, non si vincerà facile!